“Il Comune di Aprilia si prepara a privatizzare il settore tributi?” – si chiedono Rosalba Rizzuto per Aprilia Libera, Carmen Porcelli per La Città degli Alberi, Andrea Ragusa per Grillini Apriliani – Cittadini Pentastellati – Con la deliberazione di giunta comunale n. 210 del 02/12/2021 oggetto “INDIRIZZI PER L’AFFIDAmento del servizio di supporto tecnico – informatico, gestionale all’ufficio tributi, per la gestione in proprio della riscossione ordinaria e per l’attività di recupero dell’evasione e dell’elusione delle entrate tributarie e patrimoniali”, l’amministrazione Terra ha ammesso l’esistenza di un problema di liquidità e, per limitare il fenomeno della morosità e dell’ evasione fiscale, intende svolgere una mirata ed incisiva azione di controllo e contrasto mediante le più moderne dotazioni informatiche e con maggiore celerità all’attività di accertamento dei tributi. Cosa comporterà tutto ciò, forse un ritorno alla gestione privata dei tributi?
Il rapporto con la Geropa Srl e la struttura inadeguata dell’Ufficio Tributi Il 15 novembre 2018 il Comune di Aprilia ha stipulato un contratto con la Geropa Srl per l’affidamento per 4 anni del Servizio di supporto organizzativo e gestionale all’Ufficio Tributi. Il contratto è scaduto lo scorso 6 dicembre, ma con una opzione di proroga – limitata nel tempo strettamente necessario alla conclusione delle operazioni necessarie per individuare un nuovo contraente, agli stessi prezzi, patti e condizioni – che, ad oggi, non è stata ancora concessa con un atto formale e che pertanto alimenta dubbi sulla legittimità della permanenza dei dipendenti della Geropa. Con l’affidamento alla società Geropa, l’Ente ritiene di aver conseguito maggiori obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità nelle diverse fasi di accertamento e riscossione coattiva dei tributi locali, riuscendo ad allargare anche la base imponibile, attraverso il recupero di fasce di evasione e/o di elusione. Perché allora l’amministrazione ha ancora bisogno di ricorrere ad un supporto esterno? Secondo la recente delibera n. 210, la struttura dell’ufficio tributi sarebbe inadeguata per numero di addetti (situazione peraltro analoga ad altri settori comunali), ma le recenti normative in tema di personale pubblico impongono agli enti locali la riduzione della spesa del personale. Attraverso il prossimo affidamento, invece, il Comune otterrà anche la fornitura di personale per la gestione del front-office per i contribuenti, pagando un canone fisso più un eventuale premio in base al superamento di soglie di riscossione. Non solo tramite la procedura ad evidenza pubblica, sarà possibile inoltre individuare un aggio premiante in linea con il mercato.
La perenne mancanza di liquidità
Negli ultimi anni, quindi ci riferiamo ad un periodo pre Covid, il Comune di Aprilia ha fatto spesso ricorso alle anticipazioni di cassa: addirittura nell’aprile 2018 il Comune non era stato in grado di restituire l’anticipazione ricevuta dalla BPER (che ammontava a 7 milioni circa), facendo emergere che nei primi tre mesi dell’anno – quando non ci sono tributi da incassare – il Comune di Aprilia per pagare la Multiservizi, la Progetto Ambiente e gli stipendi per i dipendenti comunali, avrebbe accumulato uno scoperto maggiore. La scarsa o insufficiente liquidità ha reso indispensabile anche quest’anno il ricorso all’anticipazione di cassa, richiesta che comporta oneri a carico del bilancio dell’Ente in termini di interessi da corrispondere alla banca. Il 23 novembre scorso, con la delibera di giunta n. 199 avente ad oggetto “ANTICIPAZIONE DI TESORERIA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2022”, il Comune ha richiesto al tesoriere comunale per l’esercizio finanziario 2022 – la Banca Monte dei Paschi di Siena – l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria fino a € 26.149.183,64, ovvero entro i limiti dei cinque dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente l’esercizio di riferimento, vale a dire il 2020. Nel passato esercizio del 2020, leggendo i primi tre capitoli di bilancio, emerge che sono state accertate al titolo 1° Entrate complessivamente € 62.758.040,74, mentre l’ultima richiesta di anticipazione arriva in un esercizio in cui il Comune di Aprilia ha ricevuto importanti risorse dallo Stato (sommando tutti gli importi si arriva ad una cifra complessiva di circa 22 milioni) come è possibile vedere andando sul sito del Dipartimento per gli affari interni e territoriali
al link
(di cui in basso si riportano solo alcune voci)
Ritardi nella bollettazione
Ad oggi, 8 dicembre 2021, con la scadenza del saldo TARI fissata al 16 dicembre, tanti contribuenti lamentano il fatto che le bollette non siano ancora arrivate. Ci chiediamo come mai, malgrado la tecnologia e il supporto tecnico affidati a ditte esterne e gli incarichi per la
postalizzazione, accade sempre che le comunicazioni ai contribuenti (sia in fase di acconto e saldo) arrivino puntualmente a ridosso della scadenza. Tutto ciò comporta un aggravio di costi, generale confusione per l’utenza ed un sovraccarico di impegno per il personale che, peraltro, quando l’Amministrazione decide di affidare i servizi all’esterno, si trova ad essere tacciato di lavorare in una struttura inadeguata e che necessita di maggiore qualificazione. I mancati incassi e le uscite Sicuramente il Comune di Aprilia, per sua stessa ammissione, non è in grado di incassare per svariati motivi, ma la ragione non è ravvisabile solo nella carenza di personale. L’ufficio tributi, come è stato detto, non è l’unico ad essere sguarnito: con determinazione dirigenziale R.G. 1324/2021, è stato rinnovato il servizio di supporto e affiancamento all’Ufficio SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) alla ditta ERAMUS s.r.l. per un periodo di 14 mesi per un importo pari ad € 38.236,00, oltre IVA; quindi, ben oltre 46.000,00 euro. Peraltro, in barba ad ogni principio di rotazione previsto dal codice degli appalti, tale società è affidataria del servizio di affiancamento al SUAP e, contemporaneamente, del servizio di supporto alla bollettazione delle luci votive (con tutte le problematiche che gli utenti hanno vissuto). La difficoltà ad incassare emerge anche quando l’ente ha accertato l’importo di un tributo: poiché dal 2016 la società che dovrebbe versare alle casse comunali il corrispettivo per il benefit ambientale ha smesso di trasferire denaro, attualmente la somma ammonterebbe ad oltre 8 milioni di euro. Benché la Cassazione abbia dato ragione al Comune di Aprilia, in quanto il benefit non è un tributo ma un ristoro, la questione è rinviata al giudice ordinario. I tempi della giustizia sono molto lunghi e considerato che il comune ha cominciato a richiedere il pagamento del benefit dal 2018 il rischio di non vedere più entrare quella somma è alto. Eppure, se al disavanzo complessivo fossero stati tolti 8, 10 milioni di euro, oggi il comune di Aprilia non avrebbe potuto tirare un sospiro di sollievo in più? Purtroppo, sono anche altre le voci finora non verificate e incassate (dagli incassi per la mensa, ai trasporti, agli affitti) e anche per le imposte meno importanti, basta pensare al pasticcio dei passi carrabili, quando ha la possibilità il Comune non bussa.
È chiaro che in una situazione simile – di cui in questi anni ci sono state avvisaglie spesso inascoltate – il Comune dovrebbe seriamente tirare la cinghia ed eliminare le spese superflue.