Proseguono i lavori di risanamento e ampliamento della rete fognaria nei quartieri C8 e C9 di Cisterna: come richiesto dal Comune, è stata terminata in anticipo la tranche di lavori in Via Marconi e la principale arteria cittadina è stata riaperta al traffico. “L’ultimazione degli interventi – ha spiegato Acqualatina – garantirà una maggior tutela dell’ambiente ed un minor rischio di fuoriuscite di liquami per sovraccarico della rete”. Gli interventi proseguono ora su via Monti Lepini e su Via De Nicola.
In atto anche lavori con gli innovativi sistemi no-dig “Pilot System” e “Micro Tunnelling”: interventi con tempi dimezzati e costi ridotti.
“È stato così possibile riaprire al traffico la principale arteria cittadina, in anticipo rispetto ai tempi iniziali, – spiega ancora Acqualatina – come richiesto dall’Amministrazione Comunale nel corso dell’ultimo incontro tenutosi con il Gestore. Alla conclusione dell’intero progetto si procederà con il ripristino definitivo del manto stradale, così da garantire di nuovo la normale viabilità. I lavori sono parte degli interventi che Acqualatina sta portando avanti nei quartieri C8 e C9 di Cisterna.
Al loro termine, le opere vedranno la realizzazione di un collegamento fognario che raccoglierà, e consegnerà all’impianto di depurazione di Cerciabella, le acque di scarico private attualmente riversate sui singoli terreni.
Gli interventi proseguono ora su Via Monti Lepini e su Via De Nicola. A partire dal 21 maggio, inoltre, le opere vedono anche l’utilizzo delle innovative tecnologie no-dig “Pilot System” e “Micro Tunnelling”, che Acqualatina sta utilizzando per l’attraversamento sotterraneo in corrispondenza della linea ferroviaria Roma-Formia e della Via Appia, in corrispondenza del Fosso Cisterna.
Tali sistemi permettono l’installazione della nuova condotta senza la necessità di effettuare scavi a cielo aperto, dimezzando i tempi di intervento e riducendo i costi. L’ultimazione degli interventi garantirà un importante beneficio sia per le utenze che per l’intera area, attraverso la tutela dell’ambiente e un miglior deflusso dei reflui che permetterà di minimizzare il rischio fuoriuscite di liquami per sovraccarico della rete”.