Duplice femminicidio a Cisterna: la confessione scioccante di Christian Sodano che agli inquirenti ha raccontato: “sono rientrato in casa per sparare di nuovo contro Renèe, era ancora viva, e non volevo farla soffrire ancora”. Christian Sodano ha ammesso le sue responsabilità in merito all’omicidio di Nicoletta Zomparelli di 46 anni e di Renèe Amato di 19 (madre e sorella della sua ex fidanzata Desirèe), consumatosi martedì pomeriggio nella villetta di via Monti Lepini, nel quartiere San Valentino. Il 26enne finanziere, ora, si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida che dovrebbe svolgersi nella giornata di domani, davanti al Gip Giuseppe Cario.
Nel corso dell’interrogatorio davanti al Pm Valerio De Luca, il giovane ha reso dichiarazioni scioccanti, confermando – con estrema freddezza e lucidità – quanto dichiarato in prima battuta agli agenti della Squadra Mobile che lo hanno arrestato in casa dello zio, in un appartamento del quartiere Q4 a Latina.
“Non avrei mai ucciso Desirèe. – avrebbe detto – volevo togliermi la vita, ma poi sono arrivate la mamma e la sorella e, preso dal panico, ho aperto il fuoco contro di loro”.
Desirèe è stata l’unica a salvarsi, a riuscire a scappare e a chiedere aiuto. Fondamentale la testimonianza della ragazza per ricostruire la vicenda. La storia tra i due era iniziata circa sei mesi fa; si erano conosciuti in un locale ad Anzio. Christian Sodano pare avesse proposto a Desirèe di andare a convivere; per la ragazza, invece, la storia stava arrivando al capolinea ed il 26enne non se ne faceva una ragione.