L’agricoltura pontina ha investito sulla coltura del cocomero: secondo i dati Istat il territorio pontino si posiziona al terzo posto della produzione nazionale. In Provincia di Latina attualmente sono interessati alle coltivazioni circa 4.500 ettari, il che significa che un cocomero su quattro di quelli distribuiti in Italia viene prodotto sul territorio pontino.
La disponibilità commerciale si ha dai primi di maggio fino alla metà di settembre, a volte, anche oltre. Il distretto occupa circa 4.000 addetti, 70 cooperative agricole e un indotto di 100 milioni di euro.
La zona di produzione del Cocomero Pontino riguarda i comuni di Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Latina, Pontinia, Sezze, Priverno, Aprilia e Cisterna di Latina.
Tra i terreni considerati più vocati per le primizie e le produzioni di eccellenza, l’area compresa tra Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo, il celebre Triangolo d’Oro, dove si concentra la maggior parte del raccolto.
Definito da molti come “migliore del mondo”, il Cocomero Pontino deve la sua straordinaria bontà alle particolari condizioni pedoclimatiche esclusive di questa porzione del basso Lazio dove il cocomero ha cominciato ad essere impiantato negli anni immediatamente seguenti le bonifiche pontine. Profumi e sapori che solo qui assumono le loro caratteristiche migliori, avvalorate anche da metodi di produzione e certificazioni aziendali che riportano alle buone pratiche agricole, al rispetto dell’ambiente (Global Gap) e alla sottoscrizione di un Patto Etico con i lavoratori.
Assodato ormai che non basta più avere un prodotto fresco, buono, bello e sano, oggi il problema maggiore è legato a sistemi che prevedano servizi estesi alla lavorazione e alla logistica per garantire un’offerta il più possibile continuativa nel tempo, da Maggio a Settembre inoltrato.