Per poter diventare un grande campione in campo di certo non deve mancare una particolare dote innata, ma non basta soltanto quella per portarsi avanti. Di fatto quel che dall’esterno può apparire come un semplice gruppo di tizi in maglia che corre dietro ad un pallone con abbastanza semplicità, in realtà ha alle spalle il frutto di tanti sacrifici e ore di allenamenti fino allo sfinimento. Possiamo dire che è solo grazie ai loro sforzi se ogni settimana migliaia di tifosi sono grado di portare a casa le migliori vincite dai vari siti di scommesse presenti nelle migliori app.
Il calcio come sport negli anni è diventato uno dei più amati e seguiti, e di conseguenza a differenza del passato, all’aumentare della competitività tra le squadre, è aumentato anche il bisogno di allenamenti sempre più innovativi e specifici. Per poter permettere ad una squadra di prevalere sull’altra dobbiamo tener conto che non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo principale, andando quindi continuamente a migliorare senza porsi dei freni. C’è un motivo per il quale giocatori come Francesco Totti o Roberto Baggio, durante gli anni di carriera sono riusciti a collezionare una serie di record in campo, e di certo quel motivo non è la fortuna.
Il perfezionismo, l’allenamento continuo e dedizione completa sono solo alcuni degli ingredienti fondamentali per poter diventare un ottimo calciatore.
Ricordiamo ad esempio che in media un giocatore durante i 90 minuti regolamentari arriva a correre fino a 10 km, e questi vanno aggiunti ovviamente le numerose prestazioni durante la partita. Per poter mantenere questi tipo di ritmi l’allenamento è fondamentale.
Partiamo già col dire che l’allenamento non ha mai davvero fine. Infatti i nostri campioni sono posti ad allenamenti prima, durante e dopo la stagione. Durante il pre-season gli allenamenti a cui vanno incontro sono quelli quotidiani di base che verranno poi integrati a quelli in stagione in modo da lavorare al meglio possibile. Durante la stagione, serviranno due allenamenti a settimana con i pesi per mantenere la forza, e altri tre allenamenti per la componente tecnico-tattica. Nel post-season, dopo la fine della fase competitiva, un giocatore andrà incontro a due o tre settimane di lavoro di riduzione d’intensità e volume.
In un tipico allenamento ad esempio un giocatore dovrà riuscire ad allenare a pari passo sia le esercitazioni con la palla (quindi scatto, velocità e coordinamento), sia raggiungere un’ottima forza muscolare.
Al netto di un allenamento fuori dal comune, quasi disumano, come quello di Cristiano Ronaldo , la settimana tipica di un calciatore si basa su 6 giorni di allenamento su 7, in cui di base si andranno a fare 15 minuti di riscaldamento che comprendono lo stretching, la corsa, la mobilità e gli allunghi. Per poi passare ad un lavoro di forza e potenza aerobica. Nei giorni successivi come già detto prima servirà bilanciare la forza con la tecnica, andando ad allenare il lavoro tecnico-tattico della squadra attraverso tiri in porta, cross e passaggi. A questi vanno aggiunti i lavori di velocità come scatti e skip, per passare poi ad allenamenti per migliorare la tattica offensiva e difensiva della squadra.
Inoltre è presente anche una “off-season”, una specie di “vacanza per i giocatori” che andranno incontro ad una fase di recupero di circa tre settimane in cui si cimenteranno in piccoli allenamenti individuali sul potenziamento muscolare, flessibilità e mobilità.
Dopo questa scheda di allenamento vi sarete fatti un’idea dei sacrifici che ogni giorno compie un giocatore. Giocare in una squadra di professionisti significa mettere da parte la maggior parte delle volte i propri piaceri per far posto invece agli obiettivi da raggiungere come team. Ne è un esempio la squadra della nazionale, che l’anno scorso è riuscita a compiere l’impresa di vincere l’Europeo. Quel che i tifosi vedono in quei novanta minuti è solo una piccolissima percentuale del lavoro che per tutto l’anno, ogni giorno vanno a svolgere i calciatori.