Commissariamento dei Comuni di Anzio e Nettuno per infiltrazione mafiosa: per il prossimo 3 dicembre la “Rete No Bavaglio”, il Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno e Reti di Giustizia organizzano una “Marcia per la Legalità” che partirà dal Commissariato di Polizia di Anzio fino a Nettuno in via Livatino dove è avvenuto l’ultima sparatoria per droga. “Sciolte le amministrazioni per mafia ora tocca ai cittadini guidare il cambiamento. – scrivono le tre associazioni. Per Anzio e Nettuno terre di mafia oggi si apre un nuovo capitolo perché si riparte dalla legalità”. “Anche la Cgil Roma sud Pomezia-Castelli – fanno sapere con una nota – parteciperà alla Marcia per la legalità del prossimo 3 dicembre”.
“A 9 mesi dall’operazione Tritone le indagini svolte dalle commissioni d’inchiesta hanno portato il Consiglio dei Ministri a prendere questa decisione. Un epilogo previsto ma non scontato e che restituisce ai cittadini la fiducia nelle istituzioni perché le mafie non sono invincibili. Il lavoro portato avanti dalle commissioni – si legge nella nota – è stato costantemente seguito dalla società civile, dalla stampa e dalle associazioni che non hanno mai smesso in questi mesi di sensibilizzare sulla presenza della criminalità in questi territori, presenza ora accertata anche nei comuni e non solo nelle strade.
“Adesso che le Forze dell’Ordine e la Magistratura hanno fatto con impegno e serietà il loro dovere, tocca ai cittadini di Anzio e Nettuno impegnarsi in prima persona per completare l’opera e liberarci dalla cultura mafiosa diffusa nel territorio” commenta Fabrizio Marras di Reti di Giustizia.
“Da anni denunciamo le criticità e le pressioni mafiose anche nei confronti dei Comuni. Ringraziamo la Dda di Roma e i carabinieri del nucleo investigativo di Roma” dichiara, invece, Edoardo Levantini del coordinamento antimafia Anzio e Nettuno.
“Mi auguro che la società civile possa ripartire da quanto è accaduto per sviluppare i giusti anticorpi contro i Clan. E anche se oggi è un giorno triste per queste due città oltraggiate dalla mala-politica e dalle mafia è anche un giorno di rinascita per i comuni di Anzio e Nettuno che si sono visti restituire con questa decisione la loro dignità” conclude la giornalista Linda Di Benedetto della Rete No Bavaglio.