Completamento del depuratore nel quartiere La Gogna, ad Aprilia. I residenti della periferia apriliana non ne possono più e chiamano in causa, oltre al Comune, anche la società Acqualatina, affinchè dopo questo periodo di lockdown si riprendano e si concludano al più presto i lavori che consentiranno l’utilizzo della rete fognaria. Per domenica prossima, 14 giugno, il consorzio della borgata La Gogna ha indetto un’assemblea pubblica “per discutere assieme ai cittadini – ha spiegato il presidente del consorzio, Silvano de Paolis – delle mancanze dell’Amministrazione Comunale”. L’appuntamento è alle 10.30 presso la sede del Consorzio.
“Nel corso dell’assemblea si porteranno a conoscenza dei cittadini le iniziative promosse dalla fine di Aprile fino a oggi nei confronti del Sindaco, dell’Assessora ai Lavori Pubblici e per ultimi, della Società Acqualatina e del Presidente della Provincia di Latina e di ATO4, per conoscere non solo i motivi della mancata ripresa dei lavori, ma almeno avere delle risposte che ne chiariscano le motivazioni.
A Febbraio, con grande clamore mediatico, il Sindaco aveva dato comunicazione che il depuratore era passato alla gestione della società. Grande era stata la soddisfazione dei cittadini de La Gogna, che vedevano ormai raggiunto l’obiettivo per il quale si erano battuti per anni.
Il blocco dei lavori imposto dal Covid19 ha reso inevitabile l’allontanarsi del momento nel quale sarebbe stata possibile l’utilizzazione della rete fognaria e a questo i cittadini hanno dovuto rassegnarsi almeno fino a quando, il 27 aprile, era stata autorizzata dal Governo la ripresa dei lavori pubblici.
Ancora oggi non riusciamo a conoscere le motivazioni per le quali nè l’Amministrazione Comunale nè la Società Acqualatina da quella data hanno ripreso l’attività per mettere in esercizio il depuratore, rendere così possibile il collaudo di tutta le rete e consentire ai cittadini di utilizzarla.
Circola voce che il Consorzio di Bonifica non avrebbe autorizzato lo scarico del depuratore nel Fosso della Moletta, perché manca qualche documento.
E’ questa la motivazione che impedisce la ripresa dei lavori.? Se così fosse, di chi è la responsabilità di fornire la documentazione mancante?
I cittadini attendono risposte e se continuerà il silenzio delle Istituzioni, domenica, in assemblea, saranno chiamati a decidere iniziative che daranno la giusta risposta a questi comportamenti”.