C’erano tutti i sindaci del distretto Nord della Asl di Latina, il consigliere regionale Salvatore La Penna, il direttore sanitario della Asl Laide Romagnoli, il presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni Maria Righetti, il Comitato civico di Cori, la rappresentante dei medici di famiglia di Cori Cecilia Gattamelata e il direttore del distretto Belardino Rossi al consiglio straordinario che si è tenuto ieri pomeriggio nel Comune di Cori, primo di una serie di incontri che seguiranno. Compatti i sindaci di Cori Mauro De Lillis, di Aprilia Antonio Terra, di Cisterna Valentino Mantini e di Rocca Massima Mario Lucarelli, insieme al Comitato civico, nel rappresentare le problematiche che esigono una soluzione – dalla carenza dei medici di base (Rocca Massima ad esempio è il Comune più piccolo del distretto ma anche quello con la maggior percentuale di pazienti senza medico di base, ma il problema è urgente anche Giulianello e Aprilia) alle file ai Cup, dall’apertura h24 dei Pat all’assenza del medico negli stessi Pat che si è talvolta verificata e quindi la richiesta di introduzione della reperibilità dei medici nei Punto di assistenza territoriale in caso appunto di assenza. I primi cittadini hanno ribadito di non cercare lo scontro con l’azienda, ma rivendicato diritti primari per i propri cittadini.
La “spoliazione di servizi, avvenuta negli anni, delle zone montane” è stata sottolineata, tra le altre cose, dal presidente dell’Ordine dei Medici Righetti.
Di “scempio” ha parlato Massimo Silvi presidente del Comitato civico “i cui responsabili – ha detto – debbono essere allontanati dai propri incarichi”.
Nella evidente carenza di personale medico – difficoltà di carattere nazionale che non investe solo questi territori – che è emersa come uno dei problemi fondamentali, pur tuttavia sono state indicate delle indicazioni di miglioramento della situazione attuale.
Per quanto riguarda la mancanza di medici di base, il direttore sanitario Romagnoli ha indicato “come misura temporanea, pur non essendo la migliore, l’aumento in deroga il massimale del numero degli assistiti per ciascun medico, che è a 1.800”, dopo essere ricorsi allo scorrimento della graduatoria regionale, fatto ricorso alla graduatoria aziendale, provato a dare incarichi provvisori, in attesa che la Regione scorra la graduatoria che ormai è quasi finita.
Quanto ai Cup: il nuovo sistema regionale in queste prima settimane ha dato dei problemi, ma offrirà diverse funzionalità come la prenotazione online. “Abbiamo cercato –ha spiegato la Romagnoli – di aumentare i numeri e le ore degli sportelli Cup che da oggi sono ulteriormente incrementati, stiamo cercando di migliorare i luoghi di attesa, abbiamo dato indicazione di aumentare il numero di prestazioni di laboratorio che i distretti avevano diminuito nei giorni precedenti per la problematiche legate al passaggio al nuovo Cup”.
Sui PAt e sulla loro apertura h24 è emersa un’apertura al confronto e l’intenzione di inserire la reperibilità dei medici. Va sottolineato in ogni caso come sul punto i sindaci abbiano ribadito: “Non indietreggeremo di un passo”.
Avanzata poi la proposta di indire un tavolo permanente per seguire l’iter della Case della Salute, per ciascuna delle quali andrebbe individuata una specializzazione per evitare inutili doppioni e fornire servizi migliori.
“Capire gli errori e le lacune di questi ultimi anni e mettere insieme le istituzioni per trovare le soluzioni – è stata l’esortazione del consigliere regionale La Penna -. Dobbiamo essere in grado – ha detto – di legare una prossima stagione di grandi investimenti con la capacità di fronteggiare le incombenze della quotidianità che incidono sulla vita delle persone, facendo funzionare la macchina dell’azienda sul territorio”. Impossibile che ogni Comune possa avere un policlinico, ma ha aggiunto “dobbiamo pensare che ogni comunità possa riavere la capacità di erogare prestazioni, di prendere in cura a livello territoriale; è un dovere e un obiettivo raggiungibile perché siamo usciti dal commissariamento e perché arrivano i fondi del PNRR. L’importante è fare sistema”.
“Molti gli elementi emersi – la specifica del sindaco De Lillis in chiusura dell’incontro – che il Consiglio comunale deve fare propri attraverso una deliberazione condivisa con tutte le forze politiche e inviarla agli organi competenti, quindi Asl e Regione Lazio”.
“Attenderemo risposte concrete, senza mai mollare – ha detto sempre il primo cittadino – Non faremo nessun passo indietro sull’apertura H24 dei PAT, un presidio di assistenza territoriale troppo importante.
Abbiamo parlato infine della nostra Casa della Salute e dei suoi tempi di realizzazione, dell’Ospedale di Comunità e del suo potenziamento con i fondi del PNRR, dello sviluppo dei servizi socio sanitari dell’intero distretto. Un momento per rappresentare le criticità dell’offerta sanitaria territoriale, ma anche per lanciare messaggi di speranza e di fiducia verso una sanità diversa, più vicina alle persone”.