9 persone arrestate (di cui due ricercate), oltre 100.000 litri di gasolio di contrabbando sotto sequestro, recuperati tre autoarticolati, due cisterne e 83.000 euro in contanti: questo il bilancio dell’operazione Black Gold condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e che ha coinvolto anche Anzio e Nettuno. I militari hanno sgominato una banda dedita all’illecita importazione e commercializzazione di carburanti la quale, in soli 3 mesi, ha introdotto in modo fraudolento nel territorio nazionale circa 1,5 milioni di litri di prodotto petrolifero. Le indagini – condotte anche con dei droni – sono partite nel 2019 da Nettuno dove l’organizzazione criminale aveva la sua base.
Il provvedimento restrittivo – emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica – costituisce l’epilogo delle attività investigative delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno, avviate agli inizi del 2019, che hanno fatto piena luce sull’operatività di un’organizzazione criminale con base a Nettuno, Montecompatri e Guidonia Montecelio, individuando 25 persone, ciascuna con ruoli ben definiti, 9 delle quali colpite da misura cautelare.
Nel corso dell’ordinaria attività di controllo economico del territorio, l’incessante movimento di automezzi con targa estera nei pressi di un piazzale situato in una zona periferica tra Anzio e Nettuno e i forti odori che si propagavano nell’area circostante hanno insospettito i militari che hanno avviato un servizio di monitoraggio, anche mediante l’utilizzo di un drone.
Dopo un primo sequestro di oltre 20 mila litri di gasolio, il quadro indiziario è stato completato dalle intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di ricostruire il modus operandi del sodalizio e di identificarne i componenti e i broker esteri, grazie ai quali avveniva l’acquisto delle partite di prodotto energetico in Polonia, che poi giungeva in Italia, su gomma o su rotaia, scortato da documenti di accompagnamento recanti il codice di nomenclatura relativo agli oli lubrificanti, mentre di fatto si trattava di gasolio per autotrazione.
Per eludere le investigazioni l’organizzazione ha cambiato, per ben quattro volte in pochi mesi, la sua base logistica, spostandola da Nettuno a Montecompatri, quindi da Setteville di Guidonia a Guidonia Montecelio.
Ed è in quest’ultima sede che i Finanzieri hanno fatto irruzione, sorprendendo due persone intente al travaso di combustibile da tre autoarticolati telonati, contenenti 26 “cubotti” da 1000 litri ciascuno, per complessivi 78 mila litri, e rinvenendo altri 1500 litri di gasolio già scaricato nel piazzale del deposito. Sono stati quindi identificati 6 autisti di nazionalità polacca e 2 presunti broker, anch’essi polacchi. Inoltre, sono stati scoperti, all’interno di un’autovettura, falsi documenti di trasporto, già predisposti per legittimare la circolazione di altri carichi di gasolio, oltre a denaro contante per 83.000 euro, quale corrispettivo – 0,97 euro per litro – del prodotto arrivato dalla Polonia.