Questo sabato 4 marzo, presso il Museo della Città e del Territorio di Cori, in via Matteotti, si terrà la nuova presentazione del libro di Salvatore D’Incertopadre “Due padri, due figli. Una famiglia tra Napoli e Latina”. Si inizia alle 17.00. Insieme all’autore, interverranno il Sindaco Tommaso Conti, lo scrittore Pietro Vitelli e Dario Petti della Atlantide editore che ha pubblicato il volume.
A distanza di un anno dalla sua opera di esordio nel campo letterario, “Il sindacalista” prefato da Susanna Camusso, Segretario Nazionale Cgil, Salvatore D’Incertopadre, ex Segretario Provinciale della Cgil pontina, originario di Napoli dove è nato nel 1952, torna in libreria stavolta con un romanzo. Il testo narra la storia di una famiglia, i Capece, che passano parte della loro vita nel capoluogo campano, per poi trasferirsi a Latina nei primi anni ‘80. Attraverso la saga di questa famiglia l’autore mette sotto i riflettori per la prima volta una migrazione dalla Campania alla provincia di Latina, molto importante e numericamente consistente, che specie negli anni dell’industrializzazione raggiunse punte di diverse migliaia di persone.
Il titolo “Due padri, due figli” fa riferimento a un nonno, un figlio e un nipote, che attraversano la storia italiana dal Settembre1943 fino ai giorni nostri. C’è la Napoli degli anni del dopoguerra e del boom economico, con le sue bellezze artistiche e naturali, la sua creatività, la capacità di arrangiarsi tra le mille difficoltà di una metropoli del Mezzogiorno e le contraddizioni della sua gente. E c’è la città di Latina, costruita negli anni Trenta dal fascismo, nel bel mezzo di una pianura, un tempo palude. Una città senza storia se non quella dei suoi pionieri Veneti, Friulani ed Emiliani che, insieme all’immigrazione successiva, stimolata dall’ingresso della provincia nella Cassa per il Mezzogiorno, non sono mai riusciti a integrarsi per formare un popolo. In queste due città crescono due giovani che affrontano la vita in modo diverso, dalle amicizie alla scuola, dal lavoro alla politica, dall’amore per una donna all’affetto per i figli. Ma la vera protagonista di questa storia è una donna, Assunta, capace di guidare i suoi uomini attraverso le difficoltà che la famiglia incontrerà nella vita.
Antonio Polselli, autore della prefazione, che definisce il libro di D’Incertopadre come un romanzo realistico sociale e di formazione, così introduce il lettore “Due padri, due figli. Una famiglia tra Napoli e Latina è un libro che si legge con curiosità e piacere perché scritto con una prosa fluida e spigliata, viva e palpitante. È un romanzo di grande respiro che nella sua vastità, nella galleria ben assortita dei personaggi, nell’intrigo delle vicende e nell’intrecciarsi dei punti di vista, sembra voler abbracciare la totalità del reale. Un romanzo appassionato e documentato, pieno di personaggi autentici, sinceri e pieni di umanità. Un romanzo originale e avvincente imperniato sui temi della famiglia, dell’amore, dell’amicizia e del lavoro”.