Corruzione e concussione in Comune a Latina: i Carabinieri hanno eseguito all’alba 5 misure cautelari. Tra i destinatari del provvedimento c’è un geometra 60enne che, sino a poco tempo fa, era in servizio presso l’Ufficio Ecologia del Comune capoluogo.
Delle cinque persone raggiunte dalla misura cautelare notificata dai Carabinieri del Comando Provinciale, due sono state sottoposte agli arresti domiciliari, alle altre 3 è stato imposto l’obbligo di firma. L’accusa per tutti è corruzione e concussione. A quanto pare l’impiegato comunale avrebbe ricevuto delle mazzette, in cambio di false certificazioni sugli scarichi acque reflue; il denaro sarebbe poi stato impiegato per l’acquisto di droga.
Oltre all’impiegato comunale, è finito ai domiciliari uno spacciatore, che pare rifornisse di droga il 60enne. Obbligo di firma, invece, per tre cittadini che avevano pagato le mazzette per ottenere i falsi certificati.
L’operazione “Nico” è stata avviata nel dicembre del 2019, anche con l’ausilio di attività tecniche, e coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, hanno eseguito la misura cautelare personale e reale, emessa in data 25 marzo 2021 dal gip del locale Tribunale, dott. Mario La Rosa, che concordava con le risultanze investigative della p.g. operante, nei confronti di cinque persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati in rubrica indicati:
- D.M.N. 55 enne di Latina, geometra del comune di latina, destinatario della misura cautelare degli arersti domiciliari;
- P.C. 50 enne di Latina, avvocato, attualmente sospeso a seguito di provvedimento disciplinare, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari;
- C.P. 78 enne di Latina, pensionato, destinatario di obbligo di presentazione alla p.g.;
- C.M. 68 enne di Roma il 31.01.1953, pensionato, destinatario di obbligo di presentazione alla p.g.;
- F.A. 65 enne di Latina, imprenditore, destinatario di obbligo di presentazione alla p.g..
IL VIDEO
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Contestualmente si è proceduto:
– Alla notifica di un avviso di garanzia nei confronti di altre due persone, c.v. 35 enne e b.s. 53 enne, entrambi di Latina
– Al sequestro preventivo, anche per equivalente, ai fini della successiva confisca, della somma complessiva di euro 11.850, quale profitto e/o prezzo delle condotte corruttive poste in essere.dal primo indagato d.m.n.
nel corso dell’operazione, a seguito delle perquisizioni locali, si è’ proceduto a:
– Trarre in arresto nella flagranza di reato il citato b.s. 53 enne, siccome responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto trovato in possesso di grammi 160 di cocaina, un etto di hashish confezionato in 17 pezzi e 12 dosi di cocaina per un totale complessivo grammi 10, unitamente ad euro 1.100 verosimile provento dell’attività illecita;
– Denunciare in stato di libertà, per lo stesso reato di cui sopra, p.c. 50 enne siccome trovato in possesso di 8 grammi di hashish e 6 grammi di cocaina.
L’attività investigativa consentiva di accertare che D.M.N., in qualità di addetto al servizio ambiente e territorio del comune di latina, fra il dicembre 2019 ed il maggio 2020, utilizzando timbri in disuso del locale comune, aveva:
– Preteso la somma di euro 4.550,00 da una 72 enne di latina, al fine di rilasciarle l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue;
– Ricevuto euro 4.300 dal citato C.P. 78 enne di latina, euro 3.500 dal prefato c.m. 78 enne di Roma, euro 200 dal suddetto F.A. 65 enne di Latina, per concedere loro illecitamente l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue, di competenza del proprio ufficio;
– Simulato l’avvio di istruttorie finalizzate a rilasciare false autorizzazioni comunali;
– Utilizzato l’autovettura di servizio per recarsi presso le abitazioni dei menzionati indagati: C.P., F.A. e C.M. , al fine di riscuotere il denaro pattuito;
– Impiegato il denaro, illecitamente ricevuto, per acquistare sostanza stupefacente, per uso personale, dai suddetti indagati P.C. e C.P. e B.S.