I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali con la quale il Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di un dipendente della RAI e di due imprenditori lombardi, indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato di corruzione e turbata libertà degli incanti, nonché il sequestro preventivo di beni per oltre 160.000 euro.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, delegate al Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria e svolte con la concreta collaborazione della RAI, hanno riguardato alcuni affidamenti senza gara competitiva, nel periodo dal 2014 al 2019, relativi a servizi di facchinaggio e manovalanza per gli allestimenti scenici in vari centri di produzione televisivi, ottenuti da un gruppo di società facenti capo a due fratelli.
Secondo l’ipotesi d’accusa, le utilità sarebbero state finanziate dagli imprenditori con “fondi neri” creati attraverso false fatturazioni infragruppo e guadagni fittizi realizzati mediante sovrafatturazione del costo del personale e dei mezzi usati nell’esecuzione degli appalti.
Oltre alle misure cautelari personali, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni del dipendente della RAI per 120.000 euro.
Il provvedimento è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati