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Cotral, sciopero di 24 ore venerdì 25 ottobre

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Il prossimo venerdì 25 ottobre 2019 le organizzazioni sindacali Filt- Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl – Fna, Faisa Cisal, Sgb, Cub, Cobas e Usi – Ait hanno proclamato uno sciopero della durata di 24 ore, con astensione dalle prestazione lavorative dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio.

Nel rispetto di quanto previsto dalla legge saranno garantite tutte le partenze dai capolinea fino alle 8:30, alla ripresa del servizio alle 17 e fino alle 20.

Tutte le informazioni sulla modalità di sciopero saranno disponibili sul sito internet cotralspa.it e sull’account Twitter@BusCotral.

Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza dalle organizzazioni sindacali Filt- Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl – Fnsa, Faisa Cisal:

  • mancato rispetto dell’art. 36 CCNL in tema di verifica dei titoli di viaggio. In particolare la contestazione dell’Ordine di Servizio n. 30 del 07.06.2019 che prevede l’estensione della verifica dei titoli di viaggio su tutte le corse Cotral;
  • mancato rispetto degli accordi sottoscritti attraverso interpretazioni illegittime che hanno generato criticità irrisolte, nonostante sollecitazioni sindacali a tutti i livelli;
  • mancato rispetto di quanto concordato nell’ambito della commissione percorrenze; 
  • nell’esposizione del nuovo Piano Industriale la comparazione con le altre aziende prese in considerazione, non si tiene conto delle diverse politiche tariffarie adottate.

La percentuale di adesione Filt-Cgil  Fit-Cisl  Uiltrasporti  Ugl-Fna  Faisa Cisal allo sciopero del 20/09/2019 è stata del 47%. 

Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza dalle organizzazioni sindacali Sgb, Cub, Cobas e Usi – Ait:Salario. Aumento dei salari, delle pensioni e salario medio garantito.

  • fisco. No alla flax tax e riduzione delle aliquote fiscali su salari e pensioni. Recupero della evasione fiscale e istituzione della patrimoniale;
  • orario di lavoro. Ridurre l’orario settimanale di lavoro a parità di salario. Superamento del job act e dei contratti precari;
  • investimenti pubblici con un piano nazionale di risanamento e difesa dell’ambiente e del territorio;
  • welfare. Pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi;
  • Rappresentanza nei luoghi di lavoro, diritto allo sciopero. Contro l’accordo truffa del 10 gennaio 2014, rappresentanza sindacale con elezioni libere, democratiche, contro i decreti liberticidi Salvini 1 e 2 e libertà di sciopero.
  • diritti universali: alla salute, all’abitare, alla scuola e alla mobilità pubblica ed alla sicurezza sul lavoro;
  • pace. Contro le guerre interne ed esterne e le spese militari;
  • lotta alle diseguaglianze. Abolire quelle salariali, economiche, di genere e quelle nei confronti degli immigrati;
  • regolarizzazione di tutti gli immigrati, Ius soli, no ai respingimenti, chiusura CPR.

La percentuale di adesione Cobas – Usb  allo sciopero dell’ 8/03/2019 è stata del 9,90%. 

 

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