Dal marzo del 2020 avrebbe messo a segno almeno 7 rapine, tutte ad Aprilia: i Carabinieri hanno notificato ieri sera, ad un 51enne del posto, la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e l’obbligo di dimora presso il Comune di Aprilia, con permanenza in orario serale e notturno presso la propria abitazione. L’uomo, nonostante la sua condotta, è riuscito ad evitare il carcere. Durante l’interrogatorio davanti al Gip avrebbe ammesso: “avevo perso il lavoro a causa del Covid, ero in grosse difficoltà economiche”. Le indagini sul suo conto erano partite il 13 marzo scorso, dopo una rapina all’Ufficio Postale di Largo Marconi, ad Aprilia, che aveva fruttato poco più di 900 euro. Secondo le indagini dei Carabinieri, il 51enne sarebbe responsabile anche di altre 3 rapine e di una tentata rapina al supermercato In’s di via Aldo Moro, consumate tra marzo ed aprile 2020; di una tentata rapina alla farmacia San Michele e di una rapina a mano armato al Penny Market di via Aldo Moro.
“Il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Latina, D.ssa Giorgia Castriota, su richiesta del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e del Pubblico Ministero Antonio Sgarrella, – spiegano i Carabinieri nella nota stampa – è scaturito dopo una serie di approfondite indagini esperite dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Aprilia iniziate il 13.3.2020, quando erano iniziate le indagini nei confronti di un soggetto di corporatura robusta, altezza mt. 1,70-1,80 circa, di circa cinquanta anni con capelli e barba brizzolati ed una evidente calvizie, il cui volto era parzialmente travisato da uno scaldacollo, che si era reso autore, alle ore 13:00 circa di quello stesso giorno, di una rapina a mano armata in pregiudizio dell’ufficio Postale di Largo Marconi ad Aprilia.
Nella circostanza il malvivente, con la minaccia delle armi (una pistola verosimilmente di tipo semiautomatico di colore nero) aveva intimato all’impiegato dell’ufficio postale di consegnare “ TUTTI I SOLDI PRESENTI IN CASSA”, richiesta esaudita dalla parte offesa intimidita dalla minaccia dell’arma impugnata dal malvivente a cui consegnava la somma di € 914,90.
Grazie ai filmati dell’impianto di videosorveglianza esterna di un vicino esercizio commerciale i militari dell’Arma di Aprilia acquisivano una immagine sufficientemente chiara del malfattore in fuga, utile ad avviarne le preliminari ricerche.
In particolare la ricostruzione antropometrica evidenziava un abbigliamento molto particolare composto da:
- un giubbino trapuntato di colore blu/nero indossato sopra una felpa con cappuccio di colore blu;
- un Pantalone tipo tuta ginnica di colore grigio scuro con banda verticale a contrasto di colore chiaro e calzature ginniche di colore uniformemente nero.
Particolare era anche la circostanza secondo la quale, un soggetto avente le stesse fattezze somatiche ed un abbigliamento similare, nei giorni successivi, aveva perpetrato altri sei delitti di analogo tenore a quello sinora descritto, avvalendosi della medesima tattica intimidatoria ovvero quella di mostrare agli addetti alle casse una pistola di tipo semiautomatico di colore nero custodita nella tasca esterna del giubbino indossato e successivamente arraffando il denaro contenuto nei cassetti dei registratori di cassa per poi darsi a precipitosa fuga.
Nel corso di questi eventi il malvivente (ripreso dai sistemi di videosorveglianza) veniva immortalato sempre con abbigliamento composto da due tipologie di giubbini e pantaloni ma contraddistinto dalle medesime calzature di tipo ginnico e di colore nero.
Ma veniva anche immortalata una sorta di limitazione funzionale dell’avambraccio che era interessata da una sorta di evidente fasciatura bianca, maldestramente dissimulata, tentandone la ritrazione all’interno della manica del giubbino indossato.
Questi elementi, uniti alle impronte dattiloscopiche lasciate dal rapinatore su due flaconi di detergente spray che aveva portato alla cassa per simulare la genuinità delle sue intenzioni permettevano individuare il rapinatore nei confronti del quale è stata accertata la consumazione delle sottonotate rapina:
- 13.3.2020 rapina a mano armata in pregiudizio dell’ufficio postale di Aprilia, con un bottino di Euro 914,90;
- 20.3.2020 tentata rapina a mano armata in pregiudizio della farmacia San Michele di Aprilia;
- 24.3.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via A. Moro, con un bottino di euro 550,00;
- 7.4.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via A. Moro, con un bottino di Euro 350,00;
- 8.4.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via. A. Moro, con un bottino di Euro 135,00;
- 11.4.2020 rapina a mano armata in pregiudizio del supermercato penny market sito in Aprilia via Aldo Moro, con un bottino di Euro 204.46;
- 28.4.2020 tentata rapina in pregiudizio del supermercato IN’S sito in Aprilia, via A. Moro.
Nel corso delle indagini, durante le perquisizioni delegate dai Pubblici Ministeri coordinatori delle indagini, si procedeva a rinvenire e sequestrare i capi di abbigliamento mentre l’arma utilizzata, che a dire dell’indagato si trattava di una pistola giocattolo, non è stata rinvenuta perché il medesimo se ne era disfatto”.