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Danno di immagine per Aprilia, la Cassazione condanna Gangemi e riconosce il diritto della città ad essere risarcita

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Una sentenza di Cassazione destinata a entrare nella letteratura giuridica quella della seconda sezione penale della Corte di Cassazione che ha riconosciuto il diritto della città di Aprilia ad essere risarcita per il danno di immagine subito della vicenda legata a Sergio Gangemi, l’imprenditore accusato e condannato per estorsione, usura e attentati con ordigni da guerra, mettendo il tutto in atto con modalità mafiose ai danni di due imprenditori di Aprilia e Pomezia.

La richiesta di risarcimento per danno di immagine era stata avanzata prima davanti al Tribunale di Velletri e poi dalla Corte d’Appello di Roma dalle amministrazioni comunali di Aprilia e di Pomezia. Rigettata per ben due volte, l’istanza è stata ritenuta legittima dalla Cassazione. Per il Comune di Aprilia, difeso dall’avvocato Giulio Vasaturo, si aprono quindi le aule del tribunale civile per la quantificazione del risarcimento.

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