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Di nuovo minacce alla consigliera di Anzio, Giannino, “Appello al procuratore capo Amato per combattere illegalità”

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Le associazioni Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno e Reti di Giustizia esprimono la loro solidarietà alla consigliera di opposizione di Anzio Lina Giannino vittima dell’ennesima grave intimidazione. Già in passato la consigliera aveva ricevuto un proiettile ed in precedenza ignoti le avevano squarciate le ruote della vettura e scritto sui muri di casa. Si tratta dell’ennesimo fatto grave commesso ai danni di funzionari ed amministratori ad Anzio dal 2016 ad oggi:

1) La notte del 15 febbraio del 2015 ignoti esplodevano colpi di pistola contro la casa dell’assessore pro tempore Alberto Alessandroni;

2) Il 13 gennaio del 2017 giungeva presso il municipio di Anzio una lettera contenente un messaggio intimidatorio ed un proiettile: entrambi indirizzati al vice sindaco di Anzio Giorgio Zucchini;

3) la notte del 14 ottobre 2017 ignoti avevano già incendiato l’auto del vice sindaco di Anzio Giorgio Zucchini è opportuno sottolineare che nella notte tra il 4 e 5 agosto (del sopra indicato anno) soggetti n.m.i., probabilmente, a bordo di una moto cospargevano di benzina la mercedes di proprietà del vice sindaco parcheggiata innanzi l’abitazione dello stesso;

4) Nel mese di ottobre del 2018 “sconosciuti” recapitavano alla segretaria pro tempore di Anzio Marina Inches un proiettile ed una missiva con scritto: stai zitta.

“Il territorio di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno ed Aprilia – commentano Edoardo Levantini e Fabrizio Marras – è caratterizzato, da decenni, per il forte radicamento delle organizzazioni criminali. Nel litorale a sud di Roma c’è la necessità di un massiccio investimento strategico-investigativo per contrastare i clan mafiosi. Rivolgiamo un appello, accorato, a tutte le istituzioni competenti ed in primis al procuratore capo di Velletri Giancarlo Amato (magistrato con significative esperienze in processi di mafia) e alle comunità locali, alle cittadine e ad ai cittadini onesti affinchè ciascuno faccia la sua parte in questi territori, dove l’omertà e la forza d’intimidazione delle mafie sono sempre più forti”.

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