Don Maurizio Verlezza, l’ex parroco di San Marco e parroco del carcere di Velletri, è stato interrogato dal gip di Velletri e ha ottenuto gli arresti domiciliari. Ne ha dato comunicazione don Gian Luigi Pussino, il portavoce dell’Ufficio Comunicazione dei Salestiani. Il religioso era stato fermato mentre entrava nell’istituto penitenziario veliterno con un borsone dentro cui sono stati trovati due pacchi contenenti droga, circa un chilo di marijuana e mezzo etto di cocaina. Nella sua abitazione sono stati trovati 20mila euro. “Confidiamo nella autorità giudiziaria e negli organi inquirenti impegnati a delineare quanto realmente accaduto, – spiega don Pussino – e accogliamo positivamente la decisione con la quale don Maurizio è stato posto agli arresti domiciliari”.
“Come Salesiani dell’Italia Centrale abbiamo appreso con profondo dolore e preoccupazione le notizie giudiziarie riguardanti fatti relativi al salesiano sacerdote don Maurizio Verlezza. Siamo consapevoli che tutto ciò lede gravemente la convivenza civile, la comunità ecclesiale, ed in modo particolare l’istituzione carceraria nella sua funzione rieducativa e riabilitativa: istituzioni e organismi coinvolti in una unitaria finalità civile e sociale nella quale si inserisce anche la missione della Congregazione Salesiana e che consiste nell’operare costantemente per formare buoni cristiani e onesti cittadini. Confermiamo la stima e la fiducia nella persona di Don Maurizio, sempre generoso e appassionato nella sua quotidiana dedizione specie per le persone adulte e giovani in particolari situazioni di disagio e difficoltà, e stentiamo anche solo a ipotizzare che volontariamente e coscientemente abbia agito in contraddizione con quei valori sui quali fonda la sua vita – spiega il portavoce dei salesiani – Confidiamo nella autorità giudiziaria e negli organi inquirenti impegnati a delineare quanto realmente accaduto, e accogliamo positivamente la decisione con la quale don Maurizio è stato posto agli arresti domiciliari”