fbpx
HomeArchivio Altre NotizieDubbi sul bando per il ricovero dei cani ritrovati in strada, presentata...

Dubbi sul bando per il ricovero dei cani ritrovati in strada, presentata istanza al sindaco di Aprilia

Articolo Pubblicato il :

L’Associazione Amici Di Birillo Onlus ha presentato al Comune di Aprilia un’istanza per l’attivazione del procedimento di annullamento/rettifica del bando di gara per l’assegnazione del servizio di ricovero presso il canile dei cani catturati sul territorio di Aprilia.

In sostanza il locale canile privato convenzionato da anni con il comune di Aprilia è stato in prima fase escluso dal bando che una volta concluso ed applicato farà si che i cani randagi accalappiati sul territorio di Aprilia, verranno trasferiti nel canile aggiudicatario del bando. Probabilmente a Latina, in grandi strutture già esistenti.

L’associazione Amici Di Birillo Onlus, con l’istanza presentata al Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha voluto mettere in evidenza come il bando non rispetta alcune norme europee, Italiane e comunali sul benessere animale. Il bando propone infatti una diaria minima a ribasso ben inferiore di quanto stabilito dal Ministero della Sanità per il mantenimento in buone condizioni dei cani. C’è poi la discriminante del fatturato minimo che i canili partecipanti al bando devono possedere, clausola che favorisce solo aziende grandi escludendo di fatto le piccole realtà virtuose già presenti sul territorio. Per contestare queste falle normative, è stata presentata l’istanza che permetterebbe al Sindaco di Aprilia di annullare o rettificare il bando.

“Oltre all’aspetto normativo, c’è poi un aspetto morale: – spiega l’associazione Amici di Birillo onlus – l’associazione dal 2010 opera presso il canile finora convenzionato con il Comune di Aprilia per promuovere le adozioni dei cani a carico delle casse comunali. In quasi dieci anni di attività sono stati fatti adottare circa 400 cani ogni anno, facendo risparmiare al Comune – e quindi ai cittadini – diverse centinaia di migliaia di euro. Aprilia, anche grazie al nostro lavoro, è considerata una città all’avanguardia nella lotta al randagismo, ma queste buone pratiche rischiano di vanificarsi a partire dai prossimi mesi. Tutto il meccanismo che ha portato a questi risultati si basa, infatti, sul lavoro collaborativo tra volontari e canile. Struttura che dev’essere in loco e di proporzioni controllabili. Nelle grandi strutture è impossibile conoscere bene i cani e svolgere un buon lavoro di socializzazione. Se i cani accalappiati sul territorio di Aprilia finiranno nei grandi canili di altri comuni, sarà quasi impossibile per i volontari di Aprilia procedere con le adozioni. Di fatto, il risparmio ottenuto sul costo giornaliero per il mantenimento dei cani in canile si annulla: senza adozioni la permanenza dei cani in canile diventa lunghissima, se non a vita. In quest’ipotesi il dispendio di denaro pubblico sarebbe nel tempo altissimo.

Confidiamo che il primo cittadino di Aprilia colga la nostra richiesta e riesamini il bando per non vedere avverate le nostre negative previsioni”.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI

NOTIZIE PIù LETTE