“Non voglio vederlo quando testimonierò”, queste le parole a caldo di Desyrèe Amato presente ieri in Tribunale a Latina durante la prima udienza a carico del suo ex fidanzato, Christian Sodano, che ha ucciso a colpi di pistola la madre e la sorella di Desyrèe. La ragazza non ha retto alla vista del 27enne, si è nascosta tra i banchi in aula. Accanto a lei il padre. Il 14 gennaio è prevista la sua testimonianza e quel giorno sarà ascoltata protetta da un separé. Ieri intanto la ricostruzione in 3D dei terribili fatti avvenuti il 13 febbraio scorso nell’abitazione del quartiere San Valentino. Sono stati 7 colpi mortali inferti dall’ex finanziere alle vittime. Accolta infine la costituzione di parte civile del Comune di Cisterna. “La nostra comunità deve sentirsi protetta”, ha detto il sindaco Mantini.
Desirèe Amato è stata intervistata in esclusiva da Rai Uno, dalla trasmissione Storie Italiane. La giovane si è salvata per miracolo dalla mattanza compiuta a febbraio scorso dall’ex finanziere.
“La mia storia con lui è durata 5 mesi. Alla fine della relazione ha iniziato a cambiare, ha iniziato a mandare strani messaggi. Io però volevo chiudere, mi ero stufata avevo capito che non era la persona per me. Io di interrompere la storia gliel’ho detto solo alla fine, l’ultimo giorno lui è venuto a casa mia perché voleva parlare. Abbiamo parlato, anche il giorno dopo”.
“E’ stato tutto così breve. Ovviamente era tutto già pensato. Aveva quelle cose in macchina. L’arma perché te la sei portata? Per sicurezza? Perché? Come tutti sanno è premeditata come cosa. Non poteva esserci un grande dispiacere, era poco che ci frequentavamo. E poi la freddezza della persona, è riuscito a fare tutto lucido: io stavo là, non è che me lo immagino, io quello che ha fatto l’ho visto. Tra l’altro, quando mia sorella ancora si muoveva , lui che fa? Torna indietro e la finisce. Non sei lucido, di più, stai a tuo agio. Questa è la cosa ancora più preoccupante perché una persona così chissà quante altre cose può fare, non ha limiti. Era una ragazzina che aveva visto solo tre volte e riesci a fare una cosa del genere. Non sei normale non sei una persona”.