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Emergenza peronospora viticola, Confagricoltura Latina: “Situazione gravissima”

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Il settore vitivinicolo nazionale e locale, per la provincia di Latina, ha bisogno di urgenti interventi per sostenere gli agricoltori, vittime dei danni prodotti dalla peronospora viticola che in alcuni casi raggiungono l’80% della produzione delle singole imprese.

I viticoltori che fanno capo a Confagricoltura Latina lo hanno ribadito questa mattina anche al sindaco di Latina Matilde Celentano che ha voluto riceverli rispondendo ad una richiesta di incontro proprio con l’obiettivo di sensibilizzare anche le istituzioni locali al problema ed attivare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale così come richiesto anche nel corso dell’ultima Commissione regionale agricoltura.

L’emergenza legata all’invasione della peronospora viticola, un fungo (dovuto quest’anno al maltempo che ha travolto il territorio nei mesi di maggio e giugno) che ha causato gravissimi danni alle viti così da comprometterne la capacità produttiva, interessa l’intera filiera, così come hanno ribadito, nel corso dell’incontro con il sindaco, alcuni tra i principali produttori vitivinicoli del territorio: Alessandro e Paolo Montoro dell’azienda Montoro, Giovanni e Gianluca Giannini della cantina Villa Gianna, Donato Giangirolami dell’azienda Giangirolami, Emanuele Fantinato della Cantina Santa Maria e Vincenzo Oliveto dell’azienda I Pampini. 

Confagricoltura, anche a livello nazionale, ha chiesto, tra le altre cose, l’attivazione di un tavolo tecnico che si occupi di definire le azioni di ristoro. La strada è un intervento legislativo con una apposita copertura finanziaria, che includa anche una specifica deroga all’esclusione delle agevolazioni delle categorie di danni, alle produzioni e alle strutture, previste dal sistema dell’assicurazione agevolata, anche laddove le fitopatie non siano previste tra le cause. Un modo per aiutare le aziende colpite ad accedere agli interventi compensativi e ad incrementare i fondi destinati alle compensazioni. Anche a livello europeo, secondo Confagricoltura, potrebbe essere opportuno chiedere alla Commissione di concedere flessibilità che permettano l’uso dei fondi dell’Ocm vino come compensazione del mancato reddito causato dalle fitopatie. 

“E’ attualmente importante – spiegano il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini e il direttore Mauro D’Arcangeli – che le aziende si rivolgano ai Comuni di competenza per la comunicazione in Regione relativa all’attivazione dello Stato di calamità naturale. La crisi del comparto causata da questa nuova emergenza rischia di vanificare l’impegno che il mondo agricolo e i produttori vitivinicoli hanno messo in campo negli ultimi anni: i progetti per presentare le eccellenze del nostro territorio al Vinitaly e in altre fiere di settore, le iniziative promozionali e di valorizzazione e tutela di queste produzioni rischiano di essere vanificate da questa nuova emergenza e per questo è assolutamente necessario un supporto immediato da parte delle istituzioni. E’ inoltre importante che si attivi immediatamente, come per l’emergenza dovuta alla moria del kiwi, un tavolo di confronto regionale e nazionale e che il fenomeno venga studiato al più presto anche sul fronte della ricerca scientifica per mettere a disposizione delle soluzioni sulla base di dati certi e inequivocabili che ci aiutino a comprenderlo e a trovare immediatamente le adeguate risposte. Le aziende vitivinicole si trovano davanti ad una crisi dovuta, concretamente, ad una mancata produzione con perdite gravissime che si ripercuoteranno anche a livello economico su tutto il territorio, bisogna intervenire subito per sostenerle. Ringraziamo dunque il sindaco Celentano per il supporto e siamo certi che anche altri sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio vorranno sostenerci in questa vera e propria emergenza”.  

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