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Ennesima incursione notturna alla piscina Rari Nantes di Aprilia. Genitori avviliti: “ci auto-finanziamo, basta con questo accanimento”.

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Incursione dei ladri la notte scorsa all’interno della piscina Rari Nantes di via Ugo La Malfa, ad Aprilia; l’ennesima, che ha mandato all’aria tanti mesi di sacrifici da parte dei genitori degli atleti che, a proprie spese – in questo lungo periodo di lockdown – avevano rimesso a nuovo gli spogliatoi e mantenuto puliti e decorosi ogni giorno i locali. Questa notte un gruppo di malviventi ha di nuovo fatto irruzione all’interno della struttura sportiva, mandando in frantumi la vetrata della segreteria e quella della macchinetta distributrice degli snack. E’ stato messo a soqquadro l’intero ufficio della segreteria, è stato completamente distrutto un armadietto che era chiuso a chiave e sono stati svuotati i cassetti. Sembra che l’incursione sia stata fatta al semplice scopo di distruggere o di divertirsi: all’appello, infatti, non mancherebbe nulla di valore.

I ladri hanno lasciato sul posto un computer e risparmiato anche un defibrillatore, strumento costoso e prezioso per la struttura. Una denuncia è già stata sporta ai Carabinieri che, questa mattina, hanno eseguito un sopralluogo.

I genitori degli atleti si dicono avviliti: “ci auto-finanziamo da mesi per mandare avanti le attività, basta con questo accanimento”. Nonostante la struttura sia chiusa al pubblico – a causa delle normative anti-Covid – in questi mesi di emergenza un centinaio di ragazzi e ragazze che praticano nuoto agonistico, ottenendo ottimi risultati anche a livello nazionale, hanno continuato ad allenarsi e a trovare nella struttura un momento di socialità.

La scoperta dell’incursione è stata fatta questa mattina attorno alle 6.30, al consueto orario di apertura. Appena un mese fa si era verificato un episodio analogo ed altri anche nei mesi precedenti.

Le mamme dei giovanissimi atleti questa mattina, nonostante la forte amarezza, si sono rimboccate nuovamente le maniche: si sono messe al lavoro per sistemare tutto ciò che nella notte era stato messo a soqquadro e distrutto, per fare in modo che alle 12.00 di oggi le attività dei loro figli possano riprendere regolarmente.

 

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