Uniti per Aprilia esprime forte preoccupazione per la vicenda relativa alla condanna definitiva del Comune di Aprilia al riconoscimento alla proprietà dei terreni dove oggi sorge il Parco di Via dei Mille di un risarcimento millionario per un esprorio che risale al lontano 1985. Condanna che ammonta a quasi 9 milioni di euro che arriverebbero a circ 30 milioni tra rivalutazioni ed interessi, così come stabilito dalla sentenza della Corte di Appello.
Con la decisione della Corte di Cassazione, che ha dichiarato improcedibile il ricorso del Comune di Aprilia contro la sentenza di condanna della giudice di secondo grado, si è chiuso un lungo iter giudiziario che orà puo, seriamente, portare al dissesto finanziario la nostra amministrazione locale, con le pesanti conseguenze economiche ed amministrative a tutti note per quanto riguarda gli effetti di questa decisione.
Riteniamo che sia fondamentale capire in primo luogo i passaggi che hanno portato la Suprema Corte di Cassazione a dichiare improcedibile il ricorso, non consentendo al giudice di legittimità di entrare nel merito della questione con una decisione che avrebbe potuto riaprire la vertenza con un provvedimento di rinvio.
Oggi, è fondamentale capire quale strategia l’amministrazione comunale voglia mettere in campo al fine di evitare il dissesto finanziario, condividendo nelle apposite commissioni consiliari una linea di azione che deve vederci tutti uniti nell’interesse della nostra comunità. Non è il momento dei contrasti, ma della condivisione per il bene di Aprilia.
Tuttavia, una riflessione più ampia merita l’intera vicenda dei contenziosi ancora in essere tra i quali dobbiamo ricordare quelli legati al benefit ambientale e all’antica vicenda A.Ser., anche in vista del prossimo bilancio di previsione che a breve dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale.
Infine, per concludere con riferimento alla questione del Parco di Via dei Mille, riteniamo che sia importante capire cosa è successo con l’impugnazione della sentenza di secondo grado, valutando ogni azione a tutela della Città e di un’intera Comunità. Questa la nota a firma di Alessandro Mammucari, Gianfranco Caracciolo e Stefano Setini.