“Aprilia non è una città mafiosa”, così il sindaco Lanfranco Principi commenta sul quotidiano Il Messaggero la sentenza di primo grado che ha condannato per estorsione con metodo mafioso tre dei 4 membri di un sodalizio che minacciava imprenditori tra Aprilia e Pomezia. “Non voglio che passi questo messaggio. – dice Principi – Non possiamo essere equiparati ad altri comuni, anche limitrofi, che hanno dovuto far fronte a situazioni molto più gravi delle nostre. Ovviamente – conclude il sindaco – esprimo soddisfazione per le condanne e per il riconoscimento del danno di immagine, ma tutto questo non può affibbiare ad Aprilia un’etichetta del genere”. Per Reti di Giustizia il radicamento delle mafie sul territorio è ormai ampiamente confermato: “C’è da lavorare per impedire ulteriori infiltrazioni”, sottolineano gli attivisti.