La Direzione aziendale della Asl di Latina esprime ferma condanna per l’esecrabile comportamento del dott. S.C, medico di medicina generale, convenzionato con la Asl pontina, arrestato con l’accusa di aver prescritto, senza alcuna indicazione terapeutica, a carico del Servizio Sanitario nazionale, stupefacenti (ossicodone), a oltre 200 suoi assistiti. La vicenda si configura come “violazione grave”, sia sotto il profilo penale, di cui si occuperà la magistratura, sia sotto quello etico-professionale, in quanto esercitata da un medico che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini. Il caso evidenzia una condotta gravissima da parte del medico di medicina generale sotto diversi profili. Come riportato dagli organi di stampa, i farmaci venivano prescritti ai braccianti senza una valida motivazione sanitaria ma solo per aumentarne la produttività, con chiara lesione dei valori basilari del rispetto della vita e della dignità della persona che dovrebbero rappresentare i principi guida di qualsiasi operatore sanitario. Inoltre va sottolineato il grave danno economico e di immagine al servizio sanitario nazionale e regionale causato dalla prescrizione di ricette indebite con codice di esenzione fasullo. La Direzione aziendale ringrazia la Magistratura e le forze dell’ordine per il prezioso lavoro svolto, rassicurando che saranno adottati dalla ASL tutti gli atti consequenziali nei confronti del medico coinvolto.
False prescrizioni di farmaci ad azione stupefacente, la Asl di Latina: “Condanniamo comportamento del medico pontino”
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