Domenica 28 gennaio “Festa della Polenta” nella borgata di Pontenuovo, a Sermoneta. L’evento si svolgerà nello spazio adiacente la chiesa di San Tommaso D’Aquino, in uno spazio completamente al coperto. La polenta verrà distribuita a partire dalle 12.30, dopo la Santa Messa e la benedizione dei pani.
Il piatto tipico invernale, che è nato proprio nelle terre sermonetane, viene celebrato nelle borgate nelle settimane successive alla Sagra del centro storico, che si è svolta la scorsa domenica contemporaneamente in piazza del Popolo e a Doganella.
Domenica 28 gennaio la Festa della Polenta è in programma nella borgata di Pontenuovo, nello spazio adiacente la chiesa di San Tommaso D’Aquino, in uno spazio completamente al coperto. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Volontari Parrocchia San Tommaso d’Aquino con il patrocinio del Comune di Sermoneta.
Il programma per domenica prevede l’inizio della preparazione della polenta alle ore 7.00, la santa messa alle ore 8.00 e alle ore 11.00, la benedizione dei pani e, alle 12.30, la distribuzione del prelibato piatto, condito con sugo di salsiccia, pomodoro ed olio di oliva locale.
I prossimi appuntamenti saranno a Sermoneta Scalo (4 febbraio) e Tufette (18 febbraio).
Ma perché la polenta è nata a Sermoneta? Nel 1503, quando il seme del mais arrivò in queste terre grazie a Guglielmo Caetani, che dopo un lungo esilio a Mantova, fece ritorno a Sermoneta appena avuta notizia della morte di Alessandro VI Borgia, il Papa che gli aveva tolto il feudo con la scomunica e fatto uccidere due fratelli. Guglielmo ritornando al suo paese portò con se il seme del granoturco venuto dall’America e lo seminò sui su fertili territori. La farina del granturco fu usata inizialmente per procurare pietanze ai prigionieri del castello ed in seguito dai poveri e dai pastori come cibo quotidiano. Per la ricorrenza della festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici, i pastori scendevano in paese a far benedire i loro animali ed in questa occasione veniva offerto loro e a tutta la popolazione un piatto di polenta condita con carne di maiale e cucinata sulla pubblica piazza.