Operazione della Squadra Mobile di Latina e dei Carabinieri di Borgo Podgora all’alba: arrestati due rapinatori. Diversi i colpi a loro riconducibili, in particolare alcuni furti e due rapine avvenute a maggio scorso. I carabinieri e gli agenti della Mobile hanno arrestato un 30enne ed un 22enne del capoluogo indagati per diverse rapine nei bar e di un furto nella notte del 5 maggio avvenuto in un negozio di abbigliamento durante il quale venne usata un’auto per sfondare la vetrina dell’attività. Sotto sequestra anche la vettura utilizzata come ariete.
La nota della Questura di Latina
Eseguite dalla Squadra Mobile di Latina e dai Carabinieri della stazione di Borgo Podgora le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due soggetti, presunti autori di un furto e di due rapine avvenute nello scorso mese di maggio.
All’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, il personale della Squadra Mobile della Questura di Latina ed i Carabinieri della Stazione di Borgo Podgora hanno tratto in arresto due persone, un trentenne ed un ventiduenne, entrambi residenti nel territorio pontino, per i reati di rapina aggravata e furto.
I due soggetti, sono ritenuti gravemente indiziati di un furto col c.d. “metodo della spaccata” e di tre rapine messe a segno nel giro di tre giorni, nello scorso maggio.
Uno dei due arrestati è difatti gravemente indiziato di aver, con la propria autovettura, lo scorso 5 maggio, infranto la vetrina di un negozio di abbigliamento di questo centro, dove venivano poi asportati i soldi contenuti nella cassa e un computer portatile, mentre entrambi sono indiziati di tre rapine, commesse tra il 6 e il 7 maggio, nei confronti di due bar e un ristorante. Simile la dinamica, mentre uno dei due arrestati attendeva in auto il suo complice entrava negli esercizi commerciali ove, dopo aver minacciato, anche con l’uso di una pistola, i diversi baristi, si impossessava dei soldi contenuti nei registratori di cassa, per poi darsi alla fuga.
Le investigazioni di Polizia e Carabinieri hanno permesso di ricostruire, in modo chiaro e puntuale, quanto accaduto a seguito delle denunce delle vittime, circostanziando ed approfondendo tutti gli elementi raccolti con numerosi riscontri oggettivi, tra cui immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza privati e comunali, l’escussione di vittime e testimoni.
In particolare le attività tecniche degli investigatori hanno consentito di ricostruire i movimenti dei presunti autori nelle giornate in cui erano state messe a segno le rapine.
L’identificazione dei responsabili, è avvenuta anche grazie alla puntuale ricostruzione dei percorsi dell’autovettura utilizzata dagli stessi per il compimento dei “colpi”, ovvero un’autovettura presa a noleggio che durante uno dei furti si era danneggiata, lasciando sul posto alcuni frammenti. Un’importante traccia grazie alla quale è stato possibile collegare i vari episodi delittuosi.
All’esito della complessa e articolata attività di indagine, l’Autorità Giudiziaria ha emesso nei confronti dei due indagati, ferma restando la presunzione di innocenza, una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Quelli in esame sono gravi e delicati episodi di furto e rapine, situazioni gravissime che Polizia e Carabinieri sono riusciti ad affrontare grazie alla continua presenza sul territorio ed alla fiducia riposta dalle vittime nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, per le quali è fondamentale la collaborazione di tutti, soprattutto della cittadinanza, la quale è invitata a segnalare al Numero Unico di Emergenza 112 qualsiasi situazione dubbia di cui venga a conoscenza.