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G20, anche Sinistra Anticapitalista di Aprilia alla manifestazione a Roma per ambiente e sociale

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Manifestazione a Roma sabato 30 ottobre ore 15.00,fermata metro Piramide

I capi dei 20 Paesi più ricchi e industrializzati (G20) si riuniranno a Roma per affrontare temi cruciali e prendere decisioni che riguardano tutto il mondo.

In primis la pandemia, che ha già fatto molti milioni di vittime e che, nonostante la scoperta dei vaccini, è ben lungi dall’essere vinta.

La pandemia, che ha messo ancor più in luce tutte le ingiustizie e le diseguaglianze sociali del pianeta,minaccia ancora i popoli del mondo. All’ipocrisia dei potenti del mondo non corrisponde infatti, in alcun modo, una pratica per garantire realmente a tutti i paesi la messa in sicurezza sanitaria; non solo la condizione dei sistemi sanitari in tantissimi paesi è al di sotto delle minime necessità, non solo anche nei paesi più sviluppati i tagli della spesa hanno inferto danni gravissimi alla sanità pubblica, ma  si rifiuta e si impedisce la moratoria sui brevetti, misura indispensabile per garantire la produzione e l’accesso ai vaccini a tutti i paesi del mondo.

Le cose non vanno meglio per quanto riguarda l’altra emergenza, quellaclimatica, del riscaldamento globale e della presupposta “transizione verde”. Qui gli interessi economici contrastanti dei diversi paesi capitalisti, determinati dalle loro strutture industriali, saltano subito agli occhi con reciproche accuse di inadempienze rispetto agli impegni presi e, più in generale, con la mancanza di una reale volontà comune di non indugiare ulteriormente, ma di mettere subito in campo quelle misure radicali che la comunità scientifica giudica indispensabili per impedire la totale catastrofe climatica. La logica folle del capitalismo e della concorrenza per il profitto impedisce la gestione razionale e unitaria di quella “casa comune” che è la terra in cui viviamo. L’umanità rischia così di pagare un prezzo terribile per la persistenza di questo sistema economico.

Poi c’è la questione della ripresa economica e il rilancio delle produzioni e degli affari, in contrasto con la giustizia sociale. Gli atti e le scelte della finanza e delle politiche economiche dei singoli stati mostrano che neppure la più terribile delle pandemie ha modificato le scelte liberiste. Infatti le enormi risorse pubbliche investite sono state indirizzate a rafforzare i grandi gruppi finanziari e industriali che dominano il pianeta.In Italia, queste scelte politiche significano un ritorno alla austerità. Una azione complessiva che ha come baricentro un processo di ristrutturazione profonda del capitalismo italiano (i 200 miliardi del Recovery Fund finiscono quasi tutti nelle tasche di padroni sempre più voraci), tagliando i rami secchi, accentuando la precarizzazione e lo sfruttamento della forza lavoro e rendendo sempre più incontrastato il dominio (e l’ideologia) del capitale, stritolando la capacità di organizzazione e di contrattazione delle classi lavoratrici. Prova di tutto ciò sono state la fine del blocco dei licenziamenti, la chiusura e la delocalizzazione delle fabbriche, il peggioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, la precarietà spinta ancor più avanti e la nascita di un’azienda pubblica (Ita) che rigetta, sulle orme della Chrysler, gli stessi contratti di lavoro e la controriforma Fornero tirata nuovamente a lucido.

Contro queste scelte politiche, vari movimenti sociali ed associazioni hanno costruito un percorso di unità e discussione per realizzare il 30 ottobre una manifestazione nazionale a Roma (partenza dalla stazione Piramide della metro) per denunciare le politiche dei potenti, le ingiustizie del capitalismo, i misfatti sociali, ambientali ed economici compiuti da coloro che stanno dietro la sigla del G20.

Sabato a Roma ci sarà una grandemanifestazione per chiedere giustizia sociale e giustizia climaticacon la presenza delle giovani generazioniecologiste dei Fridays For Future e di ExtinctionRebellion, con la presenza di importanti vertenze operaie e del lavoro come la Gkn di Firenze, l’Alitalia e la Whirlpool, con la presenza della sinistra politica alternativa, di tutti i sindacati di base e della FlcCgil e la Fiom, delle esperienze del mondo contadino e dell’agroecologia, delle reti studentesche e dei movimenti per l’abitare,della rete Fuori dal Fossile e del movimento No tav,delle esperienze femministe e del Consiglio Nazionale Indigeno dell’Ezln del Chiapas.

Invitiamo a partecipare alla manifestazione ediamo appuntamento sabato 30 ottobre alla Stazione di Aprilia alle 12.30 per partire insieme.

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