Cresce la preoccupazione sul litorale romano per la sicurezza e le infiltrazioni della criminalità organizzata. Tornano sull’argomento l’associazione Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno e la Rete Nobavaglio Liberi di Informare tramite i coordinatori Edoardo Levantini e Claudio Pelagallo. “La gambizzazione del ragazzo di 17 anni avvenuta ieri allo Zodiaco – dicono – (quartiere in cui fino a poco tempo fa erano presenti delle piazze di spaccio) e i recenti attentati di Nettuno: il 9 gennaio sono stati esplosi 3 colpi di arma da fuoco contro un negozio a Nettuno e il 6 gennaio c.a. tre automezzi di una ditta per la raccolta di rifiuti ferrosi sono stati dati alle fiamme, sono l’ennesima testimonianza di una criminalità organizzata che sui nostri territori manifesta una tracotanza ed una ferocia significativa.
Nel 2023 a seguito dell’inchiesta Tritone sono stati sciolti i consigli comunali di Anzio e Nettuno. L’inchiesta Tritone ha tratteggiato anche la pericolosità dei sodalizi criminali operanti in Aprilia, la cui carica criminale era già emersa in numerose indagini della DDA capitolina e della procura di Latina.
Il panorama criminale di Anzio, Nettuno e Aprilia comprende altresì significative consorterie dedite al traffico internazionale di stupefacenti. Il traffico di droga ha costituito e costituisce un business fiorente per le organizzazioni operative nel litorale dove insistono 2 principali piazze di spaccio Corso Italia in Anzio e via Rosario Livatino in Nettuno. Negli ultimi anni si è diffuso particolarmente lo spaccio di crack creando situazioni di particolare allarme sociale. Sul territorio in oggetto il fenomeno degli attentati e delle intimidazioni a commercianti ed appartenenti alla PA risulta particolarmente diffuso.
Alla luce di questi gravissimi fatti le associazioni hanno inviato una nota alla commissione parlamentare antimafia affinchè la stessa svolga una missione sui territori in questione “