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Giornata della Memoria a Cori, il ricordo dei caduti e dei dispersi

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Domenica 10 settembre, organizzata dal Comune di Cori nel chiostro di Sant’Oliva a partire dalle 17, la città celebra la GIORNATA DELLA MEMORIA in ricordo dei caduti e dispersi coresi in Russia durante la seconda guerra mondiale ma anche dei reduci. In programma la presentazione del libro ‘CI RESTA IL NOME – In memoria di zio Pacifico Vitelli (1917-1943-2017) e dei suoi compagni di sventura dispersi e caduti nella campagna di Russia’, scritto da Pietro Vitelli per Herald Editore.

L’opera ricorda un giovane, Pacifico Vitelli, partito da Cori nel 1941 per la campagna di Russia. Di lui si sono perse le tracce il 17 gennaio 1943 come è accaduto a decine di migliaia di altri giovani che dalla Russia, invasa dalla Germania nazista e dall’Italia fascista, non fecero più ritorno. Con Pacifico partirono da Cori altri dieci suoi compagni che pure furono dispersi e almeno altri trenta giovani che riuscirono a tornare pur profondamente segnati. Anche di loro si parla nel libro.

‘CI RESTA IL NOME’ traccia dunque la biografia di Pacifico Vitelli, morto ad appena 26 anni, ma contemporaneamente incrocia la grande storia – le vicende della 52° Divisione fanteria ‘Torino’, la tragedia della ritirata – e, ancora, racconta di un viaggio nei luoghi dove quei giovani hanno combattuto e sofferto e dove hanno vissuto la prigionia per ricercarne le tracce, vivendo emozioni profonde e incontri di incredibile umanità. Lo stesso autore ha infatti ripetuto il medesimo percorso di suo zio e dei suoi compagni, chiedendosi se qualcosa di loro si fosse conservato. Alcuni effetti personali sono stati in realtà ritrovati, su terreni non bonificati o presso privati, e si è persino riusciti a riconsegnarli alle famiglie.

Il libro è quasi un romanzo per come procede la narrazione dei fatti e nello stesso tempo un saggio storico per l’esattezza e oggettività dei fatti narrati e la ricchezza della documentazione che contiene, per le numerose fotografie che ricordano quegli eventi, per il racconto di un viaggio compiuto da un gruppo di familiari alla ricerca di un esercito perduto.

Il volume è edito in un cofanetto accompagnato da un cd audio contenente “Memories”, colonna sonora composta da Aldina Vitelli, musicista e musicoterapista, pronipote di Pacifico Vitelli, e “L’ultima notte” (parole di Carlo Geminiani e musica di Giuseppe De Marzi) eseguita dalla voce solista del cantante Roberto Bernardi, figlio di un reduce di Russia.

L’evento sarà aperto dal saluto del Sindaco di Cori, Mauro De Lillis e, oltre a Pietro Vitelli, interverranno Francesco Maria Cusaro, Presidente Nazionale dell’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (U.N.I.R.R), e Tommaso Conti, ex Sindaco di Cori, che ha seguito sin dall’inizio la creazione del libro. Verranno inoltre lette alcune poesie contenute nel volume, sarà eseguita ‘Memories’, sonata composta da Aldina Vitelli, e Roberto Bernardi canterà ‘L’ultima notte’, arrangiamento e accompagnamento della stessa Aldina Vitelli.

Nel corso della giornata verranno ricordati anche gli altri 296 giovani partiti dai Comuni della Provincia di Latina e mai più tornati dal fronte russo. Di molti di essi non si conosce il luogo del decesso né tanto meno quello di sepoltura. Essi erano partiti da: Aprilia 9, Bassiano 2, Campodimele 4, Castelforte 5, Cisterna 10, Fondi 28, Formia 19. Gaeta 7, Itri 9, Latina 2, Lenola 6, Maenza 6, Minturno 11, Monte San Biagio 9, Norma 9, Pontinia 1, Ponza 3, Priverno 24, Prossedi 7, Roccagorga 8, Rocca Massima 5, Roccasecca dei Volsci 2, Sabaudia 1, San Felice Circeo 5, Santi Cosma e Damiano 4, Sermoneta 2, Sezze, 33, Sonnino 16, Sperlonga 1, Spigno Saturnia 8, Terracina 28 e Ventotene 1 e così per complessivi 307 giovani.

UNA GIORNATA DELLA MEMORIA – afferma il Sindaco di Cori, Mauro De Lillis – pensata per ricordare i giovani coresi partiti durante la seconda guerra mondiale per partecipare alla folle campagna di Russia e mai più tornati da quel lontano paese, ma anche le altre centinaia di ragazzi che hanno dovuto lasciare le loro case e le loro famiglie da tutti i Comuni pontini, come da ogni parte d’Italia, per non farvi più ritorno, e quelli, ormai pressoché tutti deceduti, che ebbero la fortuna di tornare sebbene feriti nella mente oltre che nel fisico. L’occasione ce la fornisce la presentazione del prezioso libro scritto da Pietro Vitelli, ‘CI RESTA IL NOME’, che ci fa compiere un viaggio storico, un viaggio geografico e un viaggio dell’anima e ci rammenta di come sia necessario avere memoria del passato per essere consapevoli costruttori di pace”.

Pietro Vitelli è nato a Cori nel 1937, dirigente del ministero delle Finanze, per decenni è stato impegnato nella vita politica e amministrativa: Sindaco di Cori, Consigliere e Assessore della Provincia di Latina, Consigliere e Assessore della Regione Lazio, Consigliere e Assessore della Comunità Montana dei Monti Lepini, Consigliere Comunale a Rocca Massima, Cisterna e Latina. Per molti anni membro del Consiglio e della Direzione nazionale dell’AIC-CRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), ha partecipato a molti scambi di amicizia e iniziative internazionali per la collaborazione tra Stati e popoli. È stato promotore della fondazione dell’Istituto Regionale di Studi Musicali ‘Goffredo Petrassi’ con sede a Latina. Ha scritto di finanza e di economia, pubblicato numerosi libri di poesia in lingua e in dialetto, saggi storici, racconti e un romanzo. Sue poesie sono tradotte in inglese, greco, russo e polacco. Il suo romanzo ‘Fiorina’ è stato tradotto in inglese. Ha ricevuto premi per la poesia e la saggistica storica. Sue poesie sono inserite in varie antologie.

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