“Abbiamo scelto Carmen perché è preparata, giovane, intelligente, e cosa importante è una mamma. Nell’arco di questi ultimi venticinque anni – da quando giovanissima ha iniziato a scrivere sui quotidiani locali e ad impegnarsi nel sociale – il consigliere Porcelli ha maturato una grande esperienza ed una conoscenza del territorio. Queste sono le ragioni per cui puntiamo su una giovane donna che a nostro avviso ha le carte in regola per fare il sindaco di Aprilia; da parte nostra siamo pronti a scommettere sulla nostra squadra di giovani, portando in dote la nostra esperienza di ex amministratori”.
Gli ex consiglieri comunali Giuseppe Colaiacovo e Tullio Marotti, fondatori della lista civica Uniti nei valori, confermano la loro scelta di aderire al progetto politico di Carmen Porcelli, candidata a sindaco della lista Primavera Apriliana. Gli ex dirigenti della sinistra apriliana, presenti il giorno dell’ufficializzazione della candidatura della consigliera comunale, spiegano le ragioni della loro adesione. “Abbiamo sempre creduto che solo una politica solidale e giusta potesse costituire l’unica risposta politica ai problemi di Aprilia, continuiamo a ritenere questi valori il nostro faro guida per portare la città fuori dal buio nel quale è piombata e solo nella integrazione e nel dialogo possono nascere cose positive. La storia amministrativa di questa città la conosciamo bene, potremmo citare date e atti, molti di coloro che oggi amministrano hanno provocato danni ingenti alla collettività, come nel caso di Capanna Murata, eppure non prendono atto del loro fallimento, né si fanno da parte. In questi cinque anni di consiliatura – dice Giuseppe Colaiacovo – ho seguito tutti i consigli comunali e le commissioni e sono stato moto attento a seguire l’attività di chi ha occupato gli scranni del consiglio comunale; il consigliere Porcelli è stata in grado di dare un significato alla sua carica mettendoci passione, coraggio e impegno, altri -anche loro con titoli – non hanno avuto la capacità di aprire bocca. Se debbono essere questi i candidati, forse sarebbe meglio che restassero a casa”.