Problemi nella gestione della Guardia Medica su tutto il territorio provinciale ed anche ad Aprilia. Sull’argomento è intervenuto il Tribunale per i Diritti del Malato. “A causa del mancato accordo con la Regione – spiega Claudio Frollano – sono state sospese le visite ambulatoriali della Guardia Medica, i medici eseguono nel fine settimana solo quelle domiciliari. Lanciamo un appello alle istituzioni – conclude il Tdm – affinché venga presto risolta ogni diatriba e venga riattivato il servizio”.
“La Guardia Medica (Servizio di Continuità Assistenziale) garantisce la continuità dell’assistenza sanitaria ai cittadini negli orari in cui gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri sono chiusi. Le prestazioni riguardano quelle non urgenti ma non rinviabili al giorno successivo.
Il servizio è attivo:
nelle notti feriali e festive dalle ore 20.00 alle 8.00
nei giorni prefestivi dalle ore 10.00 alle 20.00
nei giorni festivi dalle ore 8.00 alle 20.00
Le indicazioni su come erogare questo importante servizio di Continuità Medica Assistenziale si rifanno su un contratto con i Medici di Medicina Generale a livello Nazionale. Poi però a livello regionale possono essere fatti accordi particolari, come quello che oltre alle visite a domicilio prevede pure quelle ambulatoriali, da effettuare nel presidi dove è locato questo servizio.
L’interruzione delle prestazioni in ambulatorio, come da comunicato affisso all’ingresso del presidio di via Nettunense ad Aprilia, è dovuta al fatto che il necessario accordo regionale che le autorizza non è mai stato recepito. Per questo è stato interrotto il servizio delle visite ambulatoriali, fino ad oggi svolte, a questo punto possiamo dirlo, solo per buona volontà dei medici che fanno parte di questo servizio. Sta ora al sindacato dei medici ed alla Regione attivarsi e firmare al più presto un accordo che preveda queste prestazioni.
La Direzione territoriale della ASL si è subito attivata proponendo un incontro con il Comitato Regionale di Medicina Generale, per cercare un accordo, anche “locale”, al fine di riprendere questo importante servizio di visite ambulatoriali.
Non cambiando nulla in termini di competenze specifiche del medico di continuità, quali prescrizioni di farmaci, certificazioni di malattia ed altro, ci chiediamo:
– essendo al momento possibile solo la visita domiciliare, il medico passerà gran parte del suo tempo andando a fare consegne di ricette e certificati a domicilio?
– il cittadino preferirà rivolgersi al Pronto Soccorso?
Considerando l’attuale situazione un ulteriore deterioramento del servizio sanitario per la nostra città, auspichiamo che in questo insostituibile servizio vengano nuovamente e con celerità autorizzate anche le visite ambulatoriali”.