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I Sindaci della Provincia di Latina chiedono alla Regione Lazio di differire l’apertura delle scuole a dopo il referendum.

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Avvio dell’anno scolastico: il presidente della Provincia Carlo Medici ha chiesto alla Regione Lazio di differire l’inizio dell’anno scolastico ad una data successiva allo svolgimento delle operazioni di voto referendario previste per il 20 e 21 settembre prossimi, visto che molti istituti scolastici saranno sede dei seggi elettorali. In una lettera, indirizzata all’assessore alla programmazione scolastica, Claudio Di Berardino, e per conoscenza al presidente Nicola Zingaretti, Medici sottolinea di parlare a nome dei sindaci della provincia pontina e spiega come la richiesta “non è dettata da ritardi dei lavori per l’adeguamento delle scuole – sottolinea – che, grazie al grande sforzo profuso durante la pausa estiva, hanno faticosamente raggiunto gli standard richiesti dalla vigente normativa al fine di conseguire degli obiettivi dimensionali che le aule e gli spazi interni devono possedere perché siano definibili idonei.

La presente richiesta – si legge ancora nella nota alla Regione, che è l’ente competente a decidere sull’inizio delle attività scolastiche sul proprio territorio – è invece ispirata da criteri di economicità, trovando del tutto inopportuno dover effettuare doppie e costosissime operazioni di sanificazione a pochi giorni dalla riapertura delle attività scolastiche.

Chiediamo pertanto, il differimento dell’inizio delle attività scolastiche che, da quanto si apprende, è tema di decisione in altre regioni di Italia prime tra tutte Puglia e Campania che riapriranno il 24 settembre”.

“Crediamo che il differimento richiesto basato in primis sul criterio di economicità che deve connotare l’azione amministrativa di ogni ente locale – sottolinea ancora il presidente Medici – possa garantire anche una migliore definizioni delle problematiche poste a corollario dell’apertura delle attività scolastiche come i temi già indicati dei trasporti e del servizio mense e non solo”.

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