C’è anche il Comune di Aprilia tra quelli a rischio default in base ad una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato che il rientro finanziario che i Comuni avevano programmato di fare in 30 anni deve essere ridotto in tre. Nel 2013 l’ente di piazza Roma si ritrovò un debito di 35 milioni di euro, da ripianare – appunto – in 30 anni grazie ad un prestito di Cassa Depositi e Prestiti e alla norma “salva bilanci”. Il debito residuo, ora, è di 17 milioni e mezzo di euro, ma ripagarlo in tre anni è praticamente impossibile. “L’Anci è già al lavoro per varare delle alternative – ha spiegato al quotidiano Il Messaggero, il sindaco Antonio Terra – una manovra correttiva, è chiaro, ci metterebbe in difficoltà”. Poi aggiunge: “La nostra situazione finanziaria non è così grave da poter prefigurare un dissesto finanziario nel caso in cui il Governo non dovesse apporre correttivi. Il consuntivo che approveremo nei prossimi giorni abbiamo già sanato lo squilibrio dello scorso anno”.