Il Maestro Francesco Guadagnuolo, lancia il Progetto: “I Carri allegorici del Carnevale 2020”, uno dei quali è stato intitolato “La morte della balena bianca” ispirato al noto romanzo “Moby Dick” di Melville. La balena è stata costruita da un allievo del M° Guadagnuolo mentre sta morendo con distorsioni inquietanti, sono i suoi ultimi spasmi dolorosi e sanguinamenti emorragici dovuti alla plastica che ha mangiato negli anni e adesso muore di soffocamento.
La balena è stata concepita pensando alla plastica che sta distruggendo la fauna marina. Neanche il capitano Achab era riuscito a fare tanto ad uccidere la balena bianca, adesso è stata la plastica ad ucciderla. Certo, lo scrittore Herman Melville non poteva pensare che la balena del suo romanzo pubblicato nel 1851 doveva morire nel Terzo Millennio per aver ingerito un quintale di plastica. Il Carro vuole informare della dannosa difficoltà che la plastica sta provocando per la vita nel mare. Questo significa che si vuole sollecitare i Governanti delle Nazioni, affinché ci siano provvedimenti efficaci per fermare questi inammissibili masse di morti marine a causa dei diversi tipi di plastiche sparse negli Oceani. La baleniera Pequod s’inabissa nel duello estremo, il suo capitano perisce con essa: la balena, metafora della natura si controbatte al potere dell’uomo, e ne esce vittoriosa. Attualmente è proprio il mondo che sta sprofondando come la baleniera Pequod, mentre il genere umano indifferente prosegue a sfidarlo con emanazioni di gas serra e plastica, si formano così irrazionali isole di plastica che segnano i mari, trovandoci così in un globale senso di incosciente devastazione. Video del Carro: (https://youtu.be/5fwH1OS5BPU)
Gran finale di tutti i Carri nel girotondo della memoria con riferimento al film “8 ½” nel centenario della nascita di Federico Fellini.
I Carri allegorici sfilano nel girotondo della memoria al suono della marcetta di Nino Rota dedicata al grande Fellini. Su idea del Prof. Guadagnuolo i Carri sono stati realizzati dai suoi allievi e trasmettono una carica di verità sulla tutela dell’ambiente. Infatti, il Maestro Guadagnuolo si è occupato inizialmente della Tartaruga elettronica contro la plastica nei mari, poi del “Delfino elettronico” addestrato per raccogliere la plastica depositata negli Oceani. Poi Guadagnuolo ha fatto con i suoi allievi l’avventuroso viaggio con “Il piccolo Principe” per vedere la Terra dallo spazio e lo sfacelo derivato dai cambiamenti climatici che noi tutti stiamo subendo. Nella notte hanno sentito il grido del “Gufo elettronico” per accostarsi al rapporto natura-ambiente-uomo. Inoltre venne il momento dell’Umanoide CO2, che è il simbolo del robot che il Prof. Guadagnuolo ha lanciato, chiamandolo CO2, perché è uno dei gas serra che sta uccidendo il nostro pianeta. Abbiamo assistito alla nascita di Pixocchio la fiaba virtuale che ha creato il M° Guadagnuolo per i suoi allievi che esce dallo schermo del computer fatto di pixel per cui ecco il nome di “Pixocchio”. A seguire è arrivato PET il primo robot palombaro per combattere la produzione della sua stessa plastica. Ed inoltre e non ultimo “Il Coronavirus”, con i suoi effetti sull’essere umano e delle possibili cure oggetto dello studio dei ricercatori. In questo quadro s’inseriscono le opere degli allievi di Guadagnuolo che hanno rappresentato tutto questo attraverso sculture ed elaborati grafico-pittorici.
Sembra che tutti questi personaggi inventati da Guadagnuolo e realizzati dai suoi allievi, hanno un’espressione umana e innocente come se ci chiedessero aiuto, perché non sono altro che lo specchio umano dei nostri ragazzi.
Proclamano gli allievi del Prof. Guadagnuolo: «È con questi temi che abbiamo lavorato per la salvezza dell’ambiente, con stati d’animo che mai avremmo voluto avere. Il Carnevale, un momento di spensieratezza, a noi non è bastato, per cui abbiamo creato Carri che denunciassero quello che l’uomo ha distrutto negli ultimi cento anni. Ecco a voi Signori il Girotondo della vita con tutti i problemi di sopravvivenza che siamo riusciti a fare, sfilano i nostri ed i vostri fantasmi pieni di verità e ci dicono: “Signori accomodiamoci su questi Carri fantasmagorici, non abbiate paura, noi certo, non vi faremo del male, c’è posto per tutti. Grazie”».
Video dei Carri (https://youtu.be/Eo0FqUd30wI)