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Il Parlamentare pontino Trano: “chiarezza dal Governo sul rifiuto dei monoclonali anti-Covid prodotti a Latina”.

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Raffaele Trano

Il Parlamentare pontino Raffaele Trano, membro della Commissione finanze alla Camera, chiede chiarezza al Governo sul rifiuto delle terapie a base di monoclonali prodotti dalla Bsp di Latina, acquistato all’estero e dimostratosi efficace, ma non utilizzato in Italia dopo il rifiuto dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Un’interrogazione è stata presentata ai Ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Università, Gaetano Manfredi.

Al Governo viene chiesto, inoltre, di dotare i distretti farmaceutici virtuosi, come quello di Latina, di corsi di specializzazione post universitari, offrendo un percorso di studi altamente professionalizzante, dove sono già attivi corsi di laurea in chimica farmaceutica”.

“Ritengo che il Governo debba chiarire le ragioni del rifiuti delle terapie a base di monoclonali prodotti a Latina – scrive Trano – e allo stesso tempo che debba essere valorizzato il distretto farmaceutico pontino, prevedendo anche specifici corsi di specializzazione post universitari.

A tal fine, insieme ai colleghi Marco Rizzone, Alessandra Ermellino, Fabio Berardini, Silvia Benedetti, Nadia Aprile e Piera Aiello, ho presentato un’interrogazione ai ministri della salute Roberto Speranza e dell’università Gaetano Manfredi.

Dall’inizio della pandemia l’Italia è tra i Paesi con il maggior numero di vittime e tutti gli esperti concordano sull’impossibilità di una vaccinazione completa prima del prossimo 30 settembre. Come dimostra il caso di Donald Trump, le terapie a base di anticorpi monoclonali funzionano, ma il farmaco prodotto dalla Bsp di Latina, acquistato all’estero, non viene utilizzato in Italia. Non è chiaro perché l’Agenzia italiana del farmaco abbia rifiutato la stessa sperimentazione e ho chiesto al Governo di spiegare le ragioni di tale scelta.

Ho chiesto inoltre di dotare i distretti farmaceutici virtuosi, come quello di Latina, di corsi di specializzazione post universitari, offrendo un percorso di studi altamente professionalizzante dove sono già attivi corsi di laurea in chimica farmaceutica”.

Il link all’interrogazione:

 https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/07909&ramo=CAMERA&leg=18

 

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