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Il Pd di Aprilia torna in piazza per una raccolta firme contro l’autonomia differenziata e a favore del salario minimo.

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Il Partito Democratico torna in piazza ad Aprilia con una doppia raccolta firme: contro l’autonomia differenziata e a favore del salario minimo. L’appuntamento è per questo sabato 7 settembre, dalle 9.30 alle 12.30: i banchetti saranno allestiti nell’area del mercato settimanale, al Parco Roberto Fiorentini e all’angolo tra via Ugo La Malfa e via Scarlatti.

«Oltre che per il referendum abrogativo della legge Calderoli, una legge che spacca in due un Paese che ha bisogno invece di essere ricucito, torniamo in piazza con la campagna a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora» annuncia il segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo.

«Continuiamo a batterci per garantire retribuzioni giuste e dignitose, in linea con l’articolo 36 della Costituzione, e per riportare in Parlamento una riforma sul salario che è necessaria e che la maggioranza di destra ha voluto affossare attraverso un emendamento con cui si delega il governo a regolare la materia».

«Insieme alla soglia minima di 9 euro lordi l’ora, sotto la quale non è più lavoro ma sfruttamento, con la nostra proposta – ricorda il segretario Dem – chiediamo l’istituzione di un fondo con stanziamento di 100 milioni di euro all’anno, dal 2024 al 2026, per sostenere l’aumento dei costi per le imprese che l’introduzione della misura comporterebbe».

«Siamo convinti che anche in Italia, come in altri Paesi europei, vada introdotto il salario minimo di legge per garantire una retribuzione equa e un lavoro dignitoso. Allo stesso modo – conclude Sarubbo – riteniamo che l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata sia necessaria a difesa dell’unità del Paese».

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