Il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, interviene sull’incendio all’impianto Loas di Aprilia: “Mentre siamo tutti giustamente impegnati a contenere il Covid-19, – dice il primo cittadino – c’è diossina nell’aria, con possibili conseguenze sulla salute pubblica”. L’Amministrazione Comunale si è detta pronta ad assumere ogni azione utile per la salvaguardia ambientale del territorio. Siamo pronti – ha annunciato De Angelis – a costituirci parte civile nel procedimento penale. Anche questa mattina – ha spiegato – siamo stati costretti a respirare l’aria contaminata che proviene dell’impianto di smaltimento e recupero rifiuti di Aprilia, andato a fuoco domenica scorsa. Lo Stato, la Regione, le Asl e tutte le varie Istituzioni, giustamente, stanno tenendo alta l’attenzione sul coronavirus ma, da giorni, – sottolinea il sindaco di Anzio – c’è la presenza di diossina nell’aria. Dopo gli incendi di Pomezia ed Aprilia, – ha detto – è arrivato il momento che la Regione si assuma l’onere di una puntuale mappatura di tutti questi impianti, con la verifica del loro stato attuale e dei conseguenti rischi per la salute dei cittadini”.
“Come Comune, a tutela della salute pubblica, – ha concluso il Sindaco, che sta seguendo da vicino con gli Enti preposti l’evoluzione della vicenda – ci riserviamo la costituzione di parte civile nel procedimento penale, che andrà ad instaurarsi in ragione dei gravi fatti accaduti a pochi chilometri da Anzio”.
Sulla preoccupante vicenda il Comandante della Polizia Locale del Comune di Anzio, Antonio Arancio, ha scritto una nota all’Arpa Lazio ed all’Asl Roma 6, evidenziando “un tasso di sostanze inquinanti ragguardevole e pericoloso per la salute e l’incolumità pubblica. Considerato che tale inquinamento potrebbe interessare altresì le aree antistanti il sito e comune residenti nel Comune di Anzio, si chiede di accertare se sia presente un pericolo tale da rendere necessari provvedimenti di protezione civile, miranti alla salvaguardia della salute pubblica”.
Questa mattina l’Asl Roma 6 ha inviato una nota per invitare la popolazione ad effettuare un preliminare ed accurato lavaggio della frutta e della verdura, con acqua corrente potabile.