Nel 2018 TEATRI SENZA FRONTIERE torna ad Abor, in Ghana, dopo l’esperienza del 2016, lo fa perchè fortemente richiesto dalla missione che ha ospitato il progetto, segno che davvero non si vive di solo pane e che il teatro è un linguaggio in grado di unire e di farci camminare insieme.
“Teatro Senza Frontiere non è la tournée di questa o quella compagnia che va a fare spettacoli in un paese straniero, questo lo si fa abitualmente da sempre, è invece un percorso nuovo che vede più soggetti impegnati a disegnare qualcosa di diverso; accendere la luce di un festival dove l’ombra è potente, cercando di illuminare ovunque sia possibile: villaggi, strade, foreste, periferie, mettendo in campo una forza nuova, frutto di sinergie e passioni. E’ un progetto che sceglie di portare ad usare il teatro come testimonianza di uguaglianza e fratellanza. Infatti, In un momento storico in cui soffia un gelido vento razzista nel nostro Paese, il Teatro Bertolt Brecht e gli altri sognatori hanno deciso di stare con gli esclusi convinti che l’unica razza che conosciamo è quella umana. Ringraziamo per l’interesse dimostrato verso questo progetto il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli e l’intera amministrazione”, afferma Maurizio Stammati.