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Il Vescovo di Velletri, Monsignor Vincenzo Apicella, lascia la Diocesi per raggiunti limiti di età. Il saluto del sindaco Pocci.

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Il Vescovo di Velletri, Monsignor Vincenzo Apicella, dopo 16 anni, lascia la Diocesi di Velletri e Segni per raggiunti limiti di età. Il sindaco di Velletri, Orlando Pocci, con una lettera ha voluto salutare Monsignor Apicella, annunciando che presto gli verrà conferita la cittadinanza onoraria.

Ecco le parole del Sindaco Pocci:

Al primo incontro formale, da Sindaco, mi rivolsi a lei chiamandola semplicemente “Vescovo”, i miei collaboratori mi rimproverarono dicendo che avevo omesso “Sua Eccellenza” e ogni altro formalismo, un episodio che probabilmente non ricorderà perché ci ha insegnato che la sostanza resta, la forma passa.

Sono trascorsi 16 anni, volati via come accade nelle belle avventure e nei buoni rapporti umani, la sua guida è stata determinante per la comunità di Velletri che sta subendo un cambiamento che non sempre è in grado di cogliere da sola.

La sua visione sociale e popolare l’abbiamo sempre apprezzata con lucidità e laicità, vale per noi credenti ma la stima più importante la riscontriamo nei noi credenti e questo fa di lei un leader del quale sentiremo la mancanza.

Grazie a lei Velletri e la Diocesi hanno potuto abbracciare Sua Santità Benedetto XVI, un segno indelebile sul quadrante della nostra storia.

I momenti intensi della sua Pastorale si sono alternati a quelli più informali dello stare insieme e condividere serate nel pieno spirito di amicizia che oggi le rinnoviamo coralmente.

All’indomani della notizia dell’arrivo del suo successore, che accoglieremo a braccia aperte, ebbe a dirmi parole alte che serbo come modello per il mio ufficio di Sindaco:

“Chi va e chi viene fanno solo il bene della Diocesi”

Ancora un insegnamento con il quale ci ha indicato che la continuità e l’impegno per il prossimo vengono prima del proprio destino personale.

Grazie Eccellenza.

Ci perdoni un po’ nostalgia nel salutarla, ci sentiamo come le ragazze e i ragazzi nel loro ultimo giorno di liceo che guardano fiduciosi al futuro però sanno che stanno salutando il loro insegnante preferito con il quale non condivideranno più la quotidianità.

Per questo, mi consenta adesso, di tornare al primo incontro e tolto ogni formalismo ti saluto come sento nel profondo del mio cuore: grazie don Vincenzo per quello che ci hai insegnato e buona fortuna. E sentendo di interpretare il sentimento di tutti i velletrani, ho annunciato per il nostro amato Vescovo la cittadinanza onoraria”.

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