Un disastro ambientale annunciato. Così potremmo definire le conseguenze ambientali legate al rogo che ha completamente distrutto l’impianto della Loas Italia, in via dei Giardini ad Aprilia, con conseguente rilevamento nell’aria di valori altissimi di diossina, come le analisi eseguite dall’Arpa Lazio hanno riscontrato.
“Adesso, – commenta Giulietta Emiliani, presidente della sezione di Italia Nostra di Aprilia – come è giusto che sia, attendiamo l’esito delle indagini, i provvedimenti della magistratura, cogliamo l’occasione per confidare nel lavoro degli investigatori e dei magistrati che, in queste ore, stanno facendo luce in questa vicenda ove si addensano troppe ombre; immaginiamo, visti i troppi vizi emersi nelle proroghe, nonché l’assenza dei controlli, che non sarà un compito semplice. Si tratta di atti dovuti, conseguenti ad una tragedia che, ripetiamo, si poteva evitare. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura, ci rammarichiamo del fatto che tragedie come quella della Eco X non ci hanno insegnato nulla: la prevenzione dei rischi, sulla quale si svolgono corsi professionali, convegni, studi stenta a farsi strada nel mondo reale, per rimanere impigliato in un ambito astratto, quasi accademico, quasi non avesse impatto nella realtà di ogni giorno.
Sappiamo tutti che altri siti, altre aziende costituiscono grandi pericoli per la nostra città; se lo stato dei controlli e della cura del territorio sono le stesse emerse in una gravissima circostanza, come quella che si è appena verificata, abbiamo ragione di temere per il nostro presente.
Comprendiamo i cittadini, che giustamente sono preoccupati, e che manifestano senza indugi l’intenzione di organizzarsi: da anni attendiamo risposte e siamo oramai stanchi, per questo non assisteremo all’ennesimo disastro in silenzio, riteniamo siano finiti i tempi per farsi rabbonire da chi non ha dimostrato alcun interesse per la nostra salute e per quella del nostro territorio. E questo giudizio vale per tutti i livelli politici decisionali, nessuno escluso.
Come sezione di Aprilia di Italia Nostra siamo dalla parte delle donne e degli uomini di questa città e di quanti chiedono quel cambiamento di rotta di cui, oramai tutti, hanno consapevolezza, ma che questa città, in alcune sue rappresentanze, non sembra voler comprendere. La salute, l’ambiente e la salvaguardia del paesaggio sono beni comuni da tutelare. Le nostre energie dovranno dirigersi verso questo obiettivo, senza se e senza ma”.