“I dati dei rilevamenti effettuati da Arpa Lazio, sul luogo dell’incendio di due giorni fa ad Ardea, fanno rientrare l’allarme. Infatti, la concentrazione di sostanze potenzialmente nocive è tornata ai valori normali nel giro di 48 ore. Quindi non risultato motivi di preoccupazione per la cittadinanza”. Lo scrive in una nota la Regione Lazio che aggiunge: “C’è però da considerare, come si verifica in situazioni di questo genere, che nelle prime ore si è registrato un aumento di Benzopirene e di Policlorobifenili (Pcb), sostanze che vengono prodotte dalla combustione di materiale eterogeno composto per lo più da vari tipi di plastiche, come quelli presenti sul posto”.
“Allarme rientrato, i dati registrati da Arpa Lazio ci rassicurano e non sussistono motivi di preoccupazione per i cittadini di Ardea. Grazie al rapido intervento da parte dei Vigili del Fuoco, che hanno domato velocemente le fiamme, si è trattato di livelli non preoccupanti. Nei prossimi giorni proseguiranno comunque i monitoraggi a cura di Arpa Lazio. Ovviamente, per precauzione, continuiamo a tenere la situazione sotto controllo”.
Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, alla Transizione energetica, al Turismo e allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.
Dal Comune di Ardea arriva invece questa nota
Nelle scorse ore, l’Arpa Lazio ha trasmesso al Comune di Ardea, alla Asl Roma 6 e ad altre Istituzioni e Autorità i primi esiti riguardanti le rilevazioni effettuate nelle prime 24 ore successive all’incendio di pneumatici e altre sostanze nella zona di Montagnano.
Il punto di prelievo è stato individuato a poca distanza dal luogo del rogo.
In considerazione di quanto emerso, come da documento consultabile anche sul sito istituzionale del Comune di Ardea, visto che le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco sono in corso e che nelle prossime ore dovrebbero essere disponibili ulteriori dati – anche relativi ai campionamenti effettuati su frutta e verdura coltivate in zona -, si confermano le raccomandazioni e le indicazioni contenute all’interno dell’ordinanza sindacale n. 62 dell’8 aprile scorso, consultabile sul sito istituzionale dell’Ente, a tutela dei residenti della zona e della popolazione tutta.
Non appena saranno disponibili ulteriori dati, saranno forniti gli opportuni aggiornamenti e verranno adottate eventuali ulteriori misure o rimodulazione di quelle in essere.