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Incendio Loas ad Aprilia, il Consiglio Comunale sostiene la mozione di Marchitti per chiedere lo stato di emergenza

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Il Consiglio Comunale di Aprilia chiede lo stato di emergenza dopo l’incendio della Loas. Ma tramite un documento voluto dal consigliere Vittorio Marchitti e condiviso dall’intera assise, chiede anche a sindaco e giunta di impegnarsi per tutelare il territorio apriliano: “Si porti la questione in una riunione Anci, si istituisca un Osservatorio sui temi ambientali, e sia fatto di tutto per chiarire le cause di questo disastro.

ECCO LA MOZIONE

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

ai sensi dell’art. 63 del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento del Consiglio Comunale, presentano la seguente:

MOZIONE

Premesso:

  • che nella serata del 09/08/2020 si è sviluppato un incendio di proporzioni devastanti presso l’impianto di smaltimento e recupero rifiuti gestito dalla Società LOAS Italia S.r.l., ubicato nel territorio di Aprilia in Via della Cooperazione nn. 56-62;
  • che la tipologia dei materiali bruciati nell’incendio ha determinato la presenza di sostanze tossiche nei fumi sprigionati, come testimoniano le prime analisi fornite da ARPA Lazio su benzo(a)pirene, PCB e diossina ben oltre i limiti consentiti dalla norma, con conseguente inquinamento delle matrici ambientali aria e soprassuolo nonché dei prodotti agricoli vegetali ed animali con grave rischio per la salute pubblica e per l’ambiente;
  • che a tale scopo il Sindaco, sentito Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Latina , tenuto conto del potenziale pericolo al quale era esposta la collettività sotto il profilo igienico-sanitario, per la possibile presenza di sostanze pericolose derivanti dalle esalazioni dell’incendio, con pregiudizio per la salute della popolazione e dell’ambiente circostante, ha emesso Ordinanza contingibile ed urgente n°198 del 10.08.2020
  • che a causa degli eventi registratisi e degli effetti economici della conseguente ordinanza di cui sopra, visti i danni subiti nel territorio di Aprilia, si ritiene opportuno e necessario attivare ogni utile iniziativa presso le Autorità competenti per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale con conseguente adozione di provvedimenti urgenti e straordinari sulla messa in sicurezza e bonifica dei luoghi, nonché per i benefici riconoscibili, ai sensi delle vigenti norme, in favore delle attività commerciali, stabilimenti industriali e commerciali, coltivatori diretti, aziende agricole e zootecniche colpite, ai sensi della L.R. 2/2014;

Considerato:

  • che la Provincia di Latina ha rilasciato alla suddetta Società LOAS Italia S.r.l., Autorizzazione Unica per Nuovi Impianti di Smaltimento e di Recupero dei Rifiuti speciali non pericolosi ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e degli art. 15 e 16 della L.R. n. 27/98 prot. n. 87882 del 30/12/2009 Reg. di Settore n. 340 per il trattamento di 36000 ton/anno;
  • che in data 16/05/2013 il quantitativo annuo di rifiuto autorizzato al trattamento è divenuto di 140000 tonnellate;
  • che la suddetta Società ha presentato alla Provincia di Latina istanza di rinnovo, in data 01/07/2019 (prot. provincia 27098 del 02/07/2019) e che la Provincia stessa ha convocato la Conferenza dei Servizi, per l’acquisizione dei pareri di competenza delle amministrazioni, con nota prot. n. 1948 del 17/01/2020.
  • che il Comune di Aprilia si è espresso con le seguenti prescrizioni:

∙ impedire la diffusione di odori molesti ed evitare l’insorgenza di inconvenienti di natura igienico-sanitaria pregiudizievoli per le condizioni di salubrità dei lavoratori, dei fabbricati limitrofi e per la salute pubblica in genere;

∙ garantire la buona efficienza e la manutenzione della recinzione lungo il perimetro dell’impianto, dei piazzali e della viabilità, della impermeabilizzazione delle pavimentazioni e della copertura, dei sistemi di convogliamento delle acque meteoriche, superficiali e domestiche, dei sistemi di trattamento delle acque reflue, dei sistemi di contenimento dei rifiuti liquidi, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente in materia ambientale e sanitaria;

∙ impedire la fuoriuscita di residui dei rifiuti trattati nonché delle acque di dilavamento delle superfici impermeabili al di fuori dell’area dello stabilimento. In particolare per i rifiuti aventi caratteristiche fisiche di estrema volatilità, dovranno essere adottate opportune soluzioni atte ad impedire il trasporto eolico degli stessi;

∙ impedire la formazione di ristagni d’acqua ed escludere pertanto la presenza di insetti molesti. Le aree utilizzate per lo stoccaggio/deposito dei rifiuti, correttamente dimensionate rispetto ai quantitativi autorizzati, dovranno essere adeguatamente contrassegnate al fine di rendere nota la tipologia e la quantità dei rifiuti. In corrispondenza delle stesse dovranno essere apposte delle tabelle che riportino le norme di comportamento del personale addetto alle operazioni di stoccaggio. Le operazioni di stoccaggio/deposito dovranno avvenire in modo tale da garantire una facile ispezione ed una sicura movimentazione dei rifiuti. Le operazioni di accatastamento dei rifiuti, compatibilmente con le aree dedicate ed i quantitativi autorizzati, non dovranno comportare rischi per la sicurezza dei lavoratori nonché di incendio e dovranno limitare l’impatto visivo verso l’esterno. Al riguardo dovrà essere realizzata una barriera verde, lungo tutto il perimetro del sito, attraverso la messa a dimora di idonea specie arbustiva sempre verde. Tutte le aree interessate dalla movimentazione, dallo stoccaggio/deposito dei rifiuti e dalle soste operative dei mezzi che intervengono a qualsiasi titolo presso l’impianto, dovranno essere impermeabilizzate e realizzate in modo tale da garantire la salvaguardia del suolo e delle acque di falda e facilitare la ripresa di possibili sversamenti. Per quanto non espressamente riportato nella presente si chiede inoltre che venga prescritto tutto ciò ritenuto necessario per una maggior tutela dell’ambiente e della salute pubblica tenuto conto anche della Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”;

  • che ad oggi il procedimento amministrativo di rinnovo non risulta ancora concluso. Pertanto la Provincia, nelle more della conclusione del procedimento di rinnovo, ha emesso 2 provvedimenti di proroga dell’autorizzazione unica ex art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare: – prot. n. 51065 del 19/12/2019 (validità 180 giorni); – prot. n. 20709 del 24/06/2020 (validità 90 giorni).
  • che i provvedimenti di proroga, adottati dalla Provincia di Latina, non sono stati oggetto di Conferenza di Servizi ed al Comune di Aprilia pertanto non è stato richiesto di esprimere alcun ulteriore parere in merito.
  • che insistono sul territorio comunale altri siti ad altissima priorità inseriti nel “Piano Regionale delle Bonifiche e dei Siti contaminati del Lazio” di cui alla DGR 591 del 14/12/2012, “ex Cava Sassi Rossi-ex Cava Loc. La Gogna-Discarica Loc. S. Apollonia”, come segnalato ulteriormente dal Settore Ambiente del Comune di Aprilia con nota n. 114558/2019 inviata ad Arpa e alla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti a sollecito delle note 58750-1-2 trasmesse in data 21/06/2019;
  • che negli ultimi 3 anni in Italia si sono verificati oltre 600 roghi di impianti di trattamento e stoccaggio di rifiuti, conclamando un problema nazionale dalle ricadute nefaste per la salute dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia;
  • che la pur corposa normativa ambientale prevede per i reati di inquinamento e disastro ambientale pene assolutamente sproporzionate al danno (a titolo di esempio nel caso di combustione di rifiuti art 423 CP da 3 a 7 anni, oppure per inquinamento ambientale L. 68 del 22 maggio 2015 da 2 a 6 anni e ammenda da 10.000-100.000 euro) fonte:  Lexambiente.it 25 gennaio 2019;
  • che formalmente spetta al Sindaco la responsabilità della salute dei propri cittadini, ma di fatto gli Enti Locali (intesi sia come organi politici che come enti di controllo e di prevenzione) sono spesso nell’impossibilità di garantire la tutela del territorio per mancanza di normative, mezzi e personale a sufficienza;
  • che in altre zone della Città di Aprilia, ad esempio nella Zona Industriale Caffarelli, sono presenti

siti dismessi in situazione di degrado e di abbandono e che questi sono costantemente a rischio

incendio, come più volte rappresentato anche dal CIAP;

–   che il territorio apriliano essendo già fortemente compromesso, così come spiegato dallo Studio              Epidemiologico svolto dalla ASL di Latina e pubblicato il 6 Marzo 2018, non può essere nuovamente soggetto a disastri ambientali;

                                                               IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

  1. Ad attivare le procedure per richiedere al Presidente della Giunta Regionale del Lazio di formulare, ai sensi della L.R. Lazio n. 2/2014, la Dichiarazione dello Stato di Calamità Naturale e d’emergenza per le zone del territorio comunale interessate dalle conseguenze di natura ambientale, nonché dalle prescrizioni imposte dall’Ordinanza Sindacale n°198 del 10.08.2020 a tutela della salute e della pubblica incolumità in relazione all’incendio determinatosi presso il sito della Soc. LOAS il 9 Agosto 2020, al fine di sollecitare l’adozione di provvedimenti urgenti e straordinari sulla messa in sicurezza e bonifica dei luoghi, nonché per i benefici riconoscibili, ai sensi delle vigenti norme, in favore delle attività commerciali, stabilimenti industriali e commerciali, coltivatori diretti, aziende agricole e zootecniche colpite dall’evento, ai sensi della L.R. 2/2014;
  2. A presentare formalmente all’Amministrazione provinciale di Latina, titolare del rilascio dell’autorizzazione unica, ex art.208 del D.lgs. n.152/2006, come stabilito con DGR n.239/2008 modificata con DGR 548/2014, le seguenti richieste:
  3. l’immediata sospensione del provvedimento di proroga dell’autorizzazione unica concesso con prot.n.20709 del 24/06/2020 (validità 90 giorni) fino a quando le autorità competenti non avranno accertato le cause che hanno determinato il disastro ambientale che ha colpito la città di Aprilia e anche i territori limitrofi;
  4. l’immediata sospensione dei termini per la conclusione del procedimento amministrativo avviato su istanza di parte dalla LOAS ITALIA srl in data 01/07/2019 (prot. Provincia n. 27098 del 02/07/2019) ai sensi dell’art.2, comma 7 della legge 241 del 1990 al fine di stabilire le eventuali responsabilità del richiedente nel disastroso evento incendiario;
  5. di inoltrare alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, una dettagliata relazione su quanto accaduto e più in generale sulla particolare rilevanza che il tema presenta in questo territorio al fine di richiamare l’attenzione su possibili attività illecite della criminalità organizzata;
  6. Alla costituzione di parte civile nel caso in cui venga ravvisata ipotesi di reato nell’instaurando processo penale;
  7. 5-      A verificare che le attività sul territorio rispettino la normativa sulle industrie insalubri come da Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD 27 luglio 1934 n.1265) collocando le nuove autorizzazioni classificate  come tali fuori dal centro abitato, oltre a sottoporle a particolari cautele (art.216) comprendendo come industrie insalubri tutti gli impianti di gestione rifiuti;
  8. A promuovere presso l’ANCI un’azione che solleciti il Governo ad attivare immediate soluzioni economiche e legislative finalizzate a dare reali poteri ai Sindaci e agli enti locali, a stanziare i necessari finanziamenti per garantire alle Polizie Locali, ai nuclei NOE dei Carabinieri, alle Arpa territoriali, al corpo dei Vigili del Fuoco, alle ASL, alle Protezioni civili, la giusta dotazione di personale e attrezzature per prevenire e far fronte tempestivamente a questo genere di eventi;
  9. A promuovere presso l’Anci un’azione che solleciti il governo ad emanare leggi che inaspriscano le pene relative ai reati ambientali;
  10. Ad istituire l’Osservatorio Territorio e Ambiente, includendo il Sindaco o suo delegato, il Presidente della Provincia o suo delegato, l’ARPA, il Comandante dei Vigili del Fuoco e Corpo dei Carabinieri forestali, al fine di dotare l’Ente di un Comitato Scientifico e nel contempo di coinvolgere i cittadini, mediante le diverse forme di rappresentanza spontanee ed associative, per la difesa del territorio in tutti i suoi aspetti di tutela ambientale.
  11. Ad assicurarsi il rispetto di quanto disposto dalla Normativa Seveso III e da quanto introdotto dalla Legge n.132/2018
  12. Ad effettuare un controllo su tutte le autorizzazioni rilasciate agli impianti di cui al punto 5, al fine di verificarne l’effettivo rispetto anche delle prescrizioni.
  13. A promuovere di concerto con la ASL e le Protezioni Civili, la diffusione di materiale informativo per la popolazione e le attività produttive, sulle azioni da intraprendere in questi casi a tutela della propria salute.

                                                                                                                                             I Consiglieri:

Cons. Vittorio Marchitti – Forum per Aprilia (primo firmatario)

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