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Inceneritore di Santa Palomba. “Nessun vantaggio economico per i cittadini”

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L’ex Assessore Valeriani conferma che il Piano Regionale Rifiuti non contempla nessun impianto di incenerimento, ma prevede di puntare sulla raccolta differenziata; dunque deduciamo che se Gualtieri facesse ciò che non ha fatto la Raggi, ovvero attuare il piano di raccolta differenziata, questa andrebbe a regime negli stessi tempi previsti per l’entrata in funzionamento dell’inceneritore.

Mentre dunque Valeriani, involontariamente, viene a ciò che sosteniamo da sempre in merito all’impianto di Santa Palomba, l’assessora Alfonsi dichiara che il bando di gara sta per uscire e che è stato chiesto all’associazione temporanea di imprese guidata da ACEA “una riduzione della tariffa di conferimento e un miglioramento degli aspetti tecnici dell’investimento rispetto al progetto presentato”. Ma punto essenziale del piano economico finanziario è proprio l’introito che deriva dalla tariffa, il quale dipende dalla quantità di rifiuti bruciati in un anno e dal costo unitario a carico dei cittadini: se calano i rifiuti bruciati deve aumentare la tariffa per assicurare il rientro previsto nel piano economico finanziario.

Quindi i rifiuti non possono mancare e la raccolta differenziata non può decollare, pena gli aumenti tariffari in merito ai quali il soggetto privato vuole cautelarsi ma qui chi paga sono i cittadini, alla faccia del tanto declamato vantaggio economico sbandierato da Gualtieri e Alfonsi; e questo non è tollerabile, come non lo è l’impatto negativo dell’incenerimento sul progredire dell’economia circolare e sulla qualità di vita dei romani.

Ripetiamo: no all’inceneritore, sì alla raccolta differenziata, si a recupero e riciclo, si all’etica del non spreco

Sinistra Italiana segreterie di Roma e Lazio

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