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Insabbiamento delle foci dei laghi costieri: l’Ente Parco Nazionale del Circeo propone un protocollo d’intesa con la Prefettura.

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Insabbiamento delle foci dei laghi costieri: vertice in Prefettura a Latina con l’Ente Parco Nazionale del Circeo che ha avanzato la proposta per prevenire la problematica con un protocollo d’intesa. Lo scopo è quello di avviare una gestione sostenibile e programmata dei sedimenti marini, per prevenire l’insabbiamento delle foci dei laghi costieri del Parco Nazionale e dei canali di collegamento con il mare. I sedimenti potrebbero essere riutilizzati per scopi di ripascimento morbido delle spiagge o per il consolidamento delle dune nei punti di maggiore erosione e vulnerabilità, nell’area compresa tra i comuni di Latina e Sabaudia. Il documento coinvolgerà anche la Regione Lazio, i Comuni di Latina e Sabaudia ed il Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano.

“Una riunione di grande importanza quella avvenuta in Prefettura a Latina, per affrontare la problematica. Il protocollo – spiega l’Ente Parco – prevede il riutilizzo dei sedimenti per la valorizzazione del tratto di litorale compreso nell’area parco, tra i comuni di Latina e Sabaudia, soggetto a erosione. Il documento coinvolgerà la Regione Lazio, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, i Comuni di Latina e Sabaudia e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano.

Alla riunione hanno partecipato la dott.ssa Marialanda Ippolito, Capo di gabinetto di S.E. il Prefetto, rappresentanti dei Comuni di Latina e Sabaudia, il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, Emanuela Zappone, il Comandante Provinciale dei

Carabinieri, Col. Christian Angelillo, la Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano, Ten. Col. Sandra Di Domenico, il direttore del Parco Nazionale del Circeo, Stefano Donati e, in collegamento da remoto, il Dott. Fabrizio Mazzenga, Direttore della Regione Lazio – Tutela del Territorio e Demanio.

Durante l’incontro è stato evidenziato come i canali emissari di collegamento tra il mare e i laghi costieri siano ciclicamente interessati da fenomeni di insabbiamento. Questi sono principalmente causati dal naturale trasporto di sabbia delle correnti marine, dalle mareggiate estive e dal malfunzionamento o bloccaggio delle chiuse dovuto agli insabbiamenti stessi. Si è sottolineata la necessità di interventi periodici di manutenzione ordinaria e straordinaria degli alvei dei canali per rimuovere significativi volumi di sabbia.

Questi sedimenti potrebbero essere riutilizzati per scopi di ripascimento morbido delle spiagge o per il consolidamento delle dune nei punti di maggiore erosione e vulnerabilità. Infatti, l’ostruzione dei canali determina un ridotto ricambio acqueo, con effetti negativi sui laghi costieri, quali l’innalzamento della temperatura, l’eutrofizzazione e, in casi estremi, l’anossia.

Considerata la possibile imminente emergenza ambientale per la fauna dei laghi, l’Ente Parco si è proposto, per ragioni di tutela ambientale, di affidare in somma urgenza i lavori di escavazione degli alvei dei canali in condizioni più critiche. Il materiale estratto, da destinare ai ripascimenti delle spiagge limitrofe, potrebbe anche essere conferito in depositi temporanei di stoccaggio, individuati di concerto con i Comuni, per la successiva caratterizzazione delle sabbie ai fini del ripascimento.

Tutti i soggetti presenti all’incontro in Prefettura hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare secondo le rispettive competenze e a costituire un tavolo tecnico permanente per affrontare le problematiche in oggetto”.

“Sono convinta che la collaborazione instaurata durante questa riunione sia il primo passo verso una gestione efficace e sostenibile delle nostre risorse naturali – afferma Emanuela Zappone, Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Circeo – Ringrazio tutte le parti intervenute per il contributo alla risoluzione del problema. Un ringraziamento particolare va alla Prefettura di Latina per la disponibilità a coordinare il tavolo tecnico permanente, che sarà essenziale per affrontare in maniera continuativa le problematiche legate all’insabbiamento e alla tutela delle risorse naturali del nostro Parco”.

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