2500 euro di multa e la prima gara interna di campionato a porte chiuse. Questa la decisione del giudice sportivo emessa nelle scorse a carico del Latina Calcio per la partita di domenica scorsa di Coppa Italia in casa dell’Anzio. La società pontina è stata punita dopo che i propri sostenitori hanno lanciato sul terreno di gioco una bottiglietta piena di acqua che ha colpito in pieno volto un dirigente dell’Anzio. La prima di campionato in casa del Latina Calcio al “Domenico Francioni”, contro il Budoni, quindi, il prossimo 10 settembre, sarà a porte chiuse.
“Il dirigente colpito si accasciava al suolo apparentemente privo di sensi e vi rimaneva per alcuni minuti rendendo necessario il soccorso dei sanitari. Sanzione così determinata in ragione della gravità della condotta e del danno cagionato all’incolumità fisica del soggetto”.
Il giudice sportivo ha inflitto due giornate di squalifica al calciatore Alessio Tribuzzi “Per avere rivolto espressioni offensive all’indirizzo di un Assistente Arbitro”. Una diffida, infine, è stata inflitta al giocatore Francesco Porfiri.
“Al di là dell’aspetto economico che non va certamente tralasciato, quello che rammarica è sempre e solamente l’aspetto sportivo e il valore ed il significato dello sport – questo il commento del Latina Calcio a margine della decisione del giudice sportivo – Non condividiamo assolutamente episodi di questo genere e soprattutto combattiamo la violenza in tutte le sue forme.
Lo sport deve essere sempre motivo di aggregazione ed educazione nei confronti delle nuove generazioni e l’agonismo deve fermarsi al rispetto dell’avversario e alla disciplina dentro e fuori dal campo.
Il sacrificio economico e familiare a cui siamo sottoposti ogni giorno non può essere ripagato in questo modo. La tanto attesa festa sportiva da celebrare nella prima in casa, dovrà essere rinviata e quello che rattrista sarà anche quello di non vedere famiglie, giovani, bambini ed anziani legati ai colori nerazzurri il 10 settembre unirsi in un solo grido: “Forza Latina!”.
