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La deejay Adriana Paratore in diretta su Studio93 per presentare il suo primo libro

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Adriana Paratore – deejay e nel mondo delle radio da sempre – ha scritto il suo primo libro. Si intitola “Il Mondo al Dritto: Le origini del Patriarcato e degli Stereotipi di Genere”. Ne parlerà in un’intervista in programma questo mercoledì 21 agosto alle 18.00 in diretta su Radio Studio 93.

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IL MONDO AL DRITTO:
Le origini del Patriarcato e degli Stereotipi di Genere
Adriana Paratore
E’ uscito da qualche giorno in versione Ebook Kindle e sarà presto disponibile in versione cartacea e audiolibro, il primo libro di Adriana Paratore, Intitolato “IL MONDO AL DRITTO: Le origini del
Patriarcato e degli Stereotipi di Genere”. Si tratta di un saggio che analizza uno per uno tutti gli stereotipi di gerere più pericolosi, responsabili, il più delle volte, di violenza sulle donne e femminicidio. Modi di pensare frutto di preconcetti e luoghi comuni, che hanno origini molto antiche e che troviamo
proprio nella Bibbia.
Il libro si suddivide in tre parti:
LA DONNA NEL VECCHIO TESTAMENTO: I brani biblici più controversi provengono proprio da questa parte della Bibbia. E’ qui infatti che si comincia a parlare del tanto famigerato Patriarcato.
Qui l’autrice analizza atteggiamenti che ci siamo portati dietro per anni, come il delitto d’onore, il matrimonio riparatore, la violenza di gruppo, la colpevolizzazione della vittima e pensate un po:
anche la maternità surrogata, dove però la mamma non ha alcuna voce in capitolo, perché è obbligata ad andare a letto col proprio padrone per dare un figlio a sua moglie sterile…
LA DONNA NEL NUOVO TESTAMENTO: Ad eccezione dei Vangeli, troviamo diversi stereotipi di genere anche nel Nuovo Testamento, in particolare nelle lettere dell’Apostolo Paolo, il quale sosteneva che “Le donne devono stare in silenzio”, “Il marito è il capo della moglie” e “La moglie deve essere sottomessa al marito”. La cosa interessante è che però nessuna di queste cose è mai stata detta da Gesù, e infatti lo stesso San Paolo specifica più volte nei suoi scritti: “Questo vi dico, io, non Il Signore”.
LA DONNA NEI VANGELI APOCRIFI: E’ importante, per comprendere meglio certe dinamiche tipiche dei tempi biblici, consultare tutte le fonti disponibili, e i Vangeli Apocrifi appresentano il completamento: una sorta di quadratura del cerchio, e questo perché contengono informazioni che non troveremo in nessuna parte della Bibbia, e che riguardano nello specifico l’infanzia di Gesù e soprattutto quello che ci interessa in relazione al tema del libro: l’infanzia e la vita di Maria. Nell’analizzare i racconti del Protovangelo di Giacomo l’autrice ha deciso, nell’anno in cui ricorrono i 25 anni dalla morte di Fabrizio De André, di aggiungere anche la narrazione del grande Cantautore, attraverso l’analisi di tre dei brani del suo album “La Buona Novella” che riguardano la Madonna: “L’infanzia di Maria”, “Il ritorno di Giuseppe” e “Il sogno di Maria”. Indipendentemente da se siamo credenti o atei, è palese la differenza tra i Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) e il resto della Bibbia. Questo perché Gesù, a differenza dei suoi contemporanei, ancora legati alla già sorpassata legge mosaica, si faceva guidare dall’amore. Ed è per questo che salvò l’adultera dalla lapidazione e condannò con veemenza gli scribi e i farisei, che erano impeccabili nel seguire minuziosamente “la legge”, ma poi venivano meno nell’amore, nella carità e nella misericordia. “Non giudicate e non sarete giudicati”. Questo era uno dei principali messaggi tramandati da Gesu, che inevitabilmente si discosta anche dall’apostolo paolo, il quale, pur avendo amiche e collaboratrici donne, voleva relegare comunque il genere femminile a un ruolo subalterno rispetto all’uomo. Per quanto possiate leggere e rileggere i Vangeli da cima a fondo, non troverete mai dalla bocca di Gesù parole come “Le donne devono stare in silenzio” e “E’ vergognoso per una donna parlare”. Al contrario, in un’epoca in cui gli uomini non parlavano con le donne, Gesù con le donne ci parlava. Con tutte le donne, anche le sconosciute, come ci insegna l’episodio della Samaritana al pozzo. Gesù aveva amiche donne: Marta, Maria, Maddalena, che frequentava assiduamente accettando inviti a cena. E diversamente dall’Apostolo Paolo, che affidava incarichi
soltanto ai maschi, Gesù trattava uomini e donne alla stessa maniera, infatti quando risorse affidò proprio alle donne l’incarico di dare la notizia a tutti. Ultimo ma non per importanza,Gesù mangiava con tutti i peccatori: dalla prostituta all’esattore di tasse, lasciando un esempio che dovrebbe essere tenuto a mente da tutti coloro che quando vedono una transessuale o una coppia gay muoiono dalla voglia di riempirli di botte. Cosa c’è di Cristiano in tutto questo? Dunque questo saggio non vuole essere una critica alla Bibbia, ma uno spunto di riflessione: è vero che il Patriarcato e gli Stereotipi di Genere provengono in buona parte dalla Bibbia. Ma siamo sicuri che questo sia il volere di Dio? Tutto dipende da come consideriamo questo libro, e soprattutto dal significato che vogliamo dare ai suoi scritti…

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