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La Finanza di Frascati sequestra in una rivendita di Ciampino mascherine protettive sprovviste del marchio CE.

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La Finanza di Frascati sequestra in una rivendita di Ciampino una partita di mascherine protettive in stoffa che, oltre ad essere sprovviste del marchio CE, riproducevano illecitamente i colori ed anche i loghi delle più note squadre di calcio del campionato di serie A. Nel corso di un’operazione, coordinata dal Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza, sono stati denunciati alle Procure di Roma e Velletri 17 persone, ritenute responsabili dei reati di frode in commercio, manovre speculative su merci, detenzione per la vendita di capi con marchi contraffatti e ricettazione. A 9 imprese è stata contestata l’inosservanza dell’obbligo di chiusura. Le fiamme gialle hanno sventato l’immissione sul mercato di oltre 140 mila dispositivi di protezione non sicuri. Nel corso degli accertamenti sono emerse anche manovre speculative sui prezzi, in alcuni casi superiori del 400% a quelli di mercato.

I Controlli del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma proseguono in attuazione del piano messo in atto per contrastare i comportamenti illegali che sfruttano l’emergenza sanitaria determinata dal “Covid-19” per trarne profitto.

“Oltre 130 mila mascherine protettive monouso non conformi alla normativa comunitaria e nazionale sono state scovate dai Finanzieri del 3° Nucleo Operativo Metropolitano in un magazzino situato nel quartiere Prenestino, a Roma, – spiega la Finanza – nella disponibilità di una società riconducibile a un cittadino cinese, sorpreso mentre stava riproducendo le etichette con il marchio CE utilizzando un computer e una stampante professionale. Queste ultime erano presumibilmente destinate ad essere applicate sugli scatoloni per conferire una parvenza di legalità ai dispositivi di protezione.

Ulteriori 10 mila prodotti – tra gel igienizzanti e guanti di protezione non sicuri – sono stati rinvenuti all’interno di locali e magazzini di 16 esercizi commerciali ubicati nei quartieri Tuscolano, Bufalotta, Torre Angela e Prenestino: alcuni riportavano illecitamente il marchio CE, pur non essendo in linea con i previsti standard di sicurezza; altri erano sprovvisti delle certificazioni rilasciate dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’I.N.A.I.L. a garanzia della loro sicurezza ed efficacia. Nel corso degli accertamenti sono emerse anche manovre speculative sui prezzi, in alcuni casi superiori del 400% a quelli di mercato.

Le operazioni testimoniano l’impegno profuso dall’Autorità Giudiziaria e dalla Guardia di Finanza per reprimere qualsiasi tipologia di frode commessa approfittando della situazione emergenziale in atto”.

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