La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina ha eseguito un sequestro preventivo di beni del valore di 300mila euro, ai fini della confisca, a 4 esponenti di una nota famiglia pontina e di due delle società a loro riconducibili operanti nel settore del commercio di abbigliamento tra le province di Latina e Roma. Il provvedimento è stato emesso dal Gip. del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, su richiesta della Procura. Secondo le indagini della Finanza, le due imprese di abbigliamento – già gravate da elevati debiti tributari – avrebbero simulato una serie di operazioni commerciali con altre 4 società, sempre riconducili al gruppo familiare, per depauperarne il patrimonio e, di conseguenza, rendere inefficace l’azione di recupero delle imposte evase da parte dello Stato. I 4 indagati sono stati denunciati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, che nella forma aggravata – come in questo caso – prevede la reclusione da 1 a 6 anni.
“A seguito degli accertamenti bancari e dell’analisi della documentazione contabile ed extracontabile, acquisita nel corso di diverse perquisizioni locali e domiciliari, – spiegano dal Comando Provinciale – è stato possibile ricostruire i reali passaggi di denaro, quote societarie e beni di particolare valore, come ad esempio due auto di lusso (una Porsche Panamera ed una Porsche Cayenne) tra le 6 diverse società del gruppo familiare, senza alcuna ragione economica.
All’esito di tale attività investigativa, è stato infine possibile ricostruire l’esatto importo della frode e accertare contestualmente le responsabilità penali nei confronti dei 4 indagati, tutti denunciati per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, che nella forma aggravata, come nel caso di specie, prevede la reclusione da 1 a 6 anni (ex art. 11 del D.lgs. n. 74/2000).
L’attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza di Latina si pone in continuità con l’azione di contrasto alla criminalità economico finanziaria ed è volta non solo a ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà falsate dall’evasione e dalle frodi fiscali, ma anche a tutelare i cittadini e gli imprenditori onesti danneggiati dalla concorrenza sleale”.