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La madre di Satnam Singh: “Voglio giustizia per mio figlio”. Oggi protestano comunità indiana e sindacati

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“Voglio giustizia per mio figlio”. E’ questo quello che ha chiesto la madre di Satnam Singh il bracciante agricolo indiano abbandonato senza un braccio davanti casa a Cisterna e morto dopo due giorni di agonia. La donna ha parlato via whatsapp dall’India. Intanto emergono i primi dati emersi dall’autopsia effettuata su disposizione della Procura di Latina al San Camillo a Roma: l’uomo di 31 anni è morto dissanguato. Se fosse stato tempestivamente soccorso, probabilmente, si sarebbe potuto salvare. Per confermare questo dettaglio però servono altri accertamenti e i risultati arriveranno solo fra 90 giorni.

Caporalato, fenomeno preoccupante e in aumento. C’è paura di denunciare. E’ l’appello del procuratore Giuseppe De Falco intervistato dal quotidiano il messaggero. “La procura non ha nulla di cui rimproverarsi – dice abbiamo condotto e conduciamo inchieste su numerose situazioni di questo genere e di processi ne sono stati fatti tanti. Ma l’omertà – conclude De Falco – e la mancanza di controlli sistematici sono due fattori che fanno in modo che situazioni illegali non vengano alla luce.

Intanto salgono a 5 le morti sul lavoro nel Lazio, 3 nell’ultima settimana nella sola provincia di Latina. Nel fine settimana, dopo la tragedia che ha colpito il giovane indiano Satnam Singh, sono decedute altre due persone: il 62enne Luigi Guerriero di Latina Scalo, che lavorava in un campo a Cisterna ed è rimasto vittima di un incendio che ha coinvolto la sua trebbiatrice e poi il 29enne di Roma Valerio Salvatore caduto da un tetto di un capannone a Campoleone mentre stava lavorando per eliminare dell’eternit. “Basta morti sul lavoro – è il grido dei sindacati, Cgil e Uil in testa – il Governo intervenga”.

Oggi in programma una nuova manifestazione contro caporalato e morti sul lavoro: a Latina un sit-in davanti la Prefettura e lo sciopero contestuale del comparto agricolo di 8 ore. La manifestazione ha inizio alle 14 con il raduno alle autolinee da dove alle 15 partirà il corteo per giungere in piazza della Libertà, dove si terranno intorno alle 16 gli interventi dei rappresentanti della comunità indiana e dei sindacati. 

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