La parità retributiva tra i sessi nel Lazio è legge. Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge contro il gender pay gap e per il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità e la valorizzazione delle competenze delle donne. La legge prevede anche l’istituzione di una “Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro”, da celebrarsi ogni anno il 7 giugno, nella quale verranno premiate le aziende iscritte nel Registro regionale che si saranno particolarmente distinte nell’ambito della riduzione del divario salariale o che abbiano messo in pratica particolari e innovative azioni in materia di parità. Tra le misure di sostegno previste anche buoni erogati per l’acquisto di servizi di baby-sitting per le madri lavoratrici, anche autonome o imprenditrici, per gli 11i mesi successivi al periodo di congedo obbligatorio di maternità, ovvero al congedo parentale, purché il nucleo familiare abbia un reddito Isee non superiore ai 20 mila euro.
“Tali buoni – spiega Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione lavoro e pari opportunità in Consiglio Regionale del Lazio, nonché prima firmataria della proposta di legge – potranno essere concessi, in via sperimentale, anche ai padri lavoratori che usufruiscono del congedo parentale, in alternativa alla madre lavoratrice. Il Lazio è la prima Regione a legiferare sul tema della parità retributiva.
“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – da oggi nel Lazio c’è una legge che sostiene la parità di salario tra uomini e donne, con risorse concrete. Un’altra buona pratica di una Regione che cambia. Avanti così”.